AgenPress. “Il sindaco Sala continua a fare cassa sulla pelle dei cittadini, con divieti e imposizioni che penalizzano famiglie, pendolari e lavoratori. Bloccare le moto significa non avere rispetto di chi ogni giorno si muove per lavorare e vivere questa città. È la fotografia perfetta della sinistra: ideologica, arrogante e lontana dalla realtà. Per questo siamo orgogliosi di essere al fianco del Comitato Divieto, una battaglia di buon senso che nasce dal basso e che difende i diritti di migliaia di cittadini lombardi.
Per noi il rinvio di un anno del divieto per le moto euro 0,1,2 non basta. Il comune di Milano deve cancellarlo, noi contestiamo proprio il principio che è assurdo: bloccare le moto non aiuta l’ambiente e non fa diminuire il traffico”.
Così Silvia Sardone, vicesegretario della Lega e consigliere comunale.
“Le moto non sono il problema ma parte della soluzione: mezzi agili ed efficienti che riducono traffico e consumi. Bloccarle significa colpire famiglie, pendolari e lavoratori. A Milano, come a Bruxelles, si segue lo stesso schema di una politica ideologica e sbagliata: divieti e imposizioni che non migliorano l’ambiente ma distruggono un settore strategico fatto di imprese, officine, progettisti e meccanici. La Lega, con Matteo Salvini, è al fianco del Comitato Divieto: insieme stiamo lavorando a una proposta di legge di iniziativa popolare che consentirà a tutti i cittadini lombardi di firmare, perché questa battaglia non riguarda solo Milano, ma tutta la Lombardia.” Afferma Alberto Di Rubba, responsabile dipartimento Automotive della Lega.