Scontro tra Bignami (FdI) e il Quirinale sul presunto “piano per fermare Meloni”

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami, ha acceso un nuovo fronte politico-istituzionale, richiedendo formalmente alla Presidenza della Repubblica di smentire un’inchiesta pubblicata dal quotidiano “La Verità”. Nel mirino c’è un presunto “piano del Quirinale per fermare la Meloni”, secondo l’articolo attribuito a fonti interne alla Presidenza che si opporrebbero all’ascesa politica dell’attuale premier.

Secondo Bignami, il quotidiano La Verità descrive conversazioni — riferite a consiglieri del capo dello Stato — in cui si auspicherebbero iniziative mirate a contrastare Giorgia Meloni e il centrodestra. In particolare, scrive il capogruppo FdI, ci sarebbero ipotesi su una coalizione alternativa: una “grande lista civica nazionale”, che rompendo l’asse tradizionale del centrodestra, potrebbe ostacolare la vittoria elettorale di Meloni.

Sempre secondo l’articolo, uno dei consiglieri citati (l’ex parlamentare Pd Francesco Saverio Garofani) avrebbe invocato un “provvidenziale scossone” contro l’esecutivo attuale, per creare le condizioni di un cambiamento politico.
Bignami domanda quindi una smentita ufficiale “senza indugio”, ricordando il ruolo istituzionale dei protagonisti citati.

La Presidenza della Repubblica non ha tardato a replicare. In una nota, il Quirinale esprime “stupore” per le dichiarazioni di Bignami, affermando che chi – come il capogruppo di FdI – dà credito a ipotesi del genere finisce con il “costruire un ennesimo attacco alla Presidenza … che sconfinerebbe nel ridicolo”.

In pratica, il Colle respinge le insinuazioni come infondate e giudica la richiesta di smentita esagerata.

Bignami, dal canto suo, insiste: afferma di non aver “tirato in ballo il Quirinale” per attaccare, ma semplicemente di chiedere che vengano chiarite le parole attribuite al consigliere Garofani. Secondo il capogruppo, non può essere il Presidente della Repubblica a smentire dichiarazioni fatte da altre persone, ma è invece “chi le ha rilasciate” che dovrebbe chiarire o smentire.

Dal giornale La Verità, il direttore Maurizio Belpietro risponde affermando di confermare “parola per parola” quanto riportato nell’articolo. Secondo lui, l’unico ridicolo sarebbe “il tentativo di mettere il silenziatore” su dichiarazioni che, se vere, sarebbero di grande peso istituzionale.

La polemica non è rimasta confinata a Fratelli d’Italia e al Quirinale. Le opposizioni — in particolare Pd, M5S e Alleanza Verdi e Sinistra — hanno chiesto un’informativa urgente alla premier Meloni. Per loro, le parole di Bignami rappresentano un rischio istituzionale: “Parole inaccettabili nei confronti della Presidenza della Repubblica”, ha dichiarato la capogruppo dem Chiara Braga.

Secondo alcuni, si tratterebbe di un atto di “intimidazione” verso il Colle, mentre altri parlano di una manovra propagandistica per rafforzare la narrativa meloniana su un nemico istituzionale.

Questo scontro arriva in un momento di forte tensione politica: non è inusuale che i rapporti tra Governo e Quirinale siano oggetto di retroscena giornalistici, ma qui il tono è particolarmente netto.
Se le accuse di La Verità fossero confermate, significherebbero un ingerenza interna al Colle su dinamiche politiche molto sensibili, ma finora il Quirinale respinge tutto come “ridicolo”.
È anche da notare che Bignami insiste sul fatto che una possibile smentita dovrebbe arrivare da Garofani, non dal Presidente stesso: questo sembra essere il punto davvero cruciale per lui.

 

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -