Francesco Rana, il dirigente che serve i poveri. Il nuovo membro della Fondazione Insignito OMRI e il valore di un impegno pubblico che diventa testimonianza
AgenPress. La fotografia scattata durante il Giubileo dei Poveri 2025 — Francesco Rana con il grembiule, il sorriso aperto e il vassoio in mano mentre serve i pasti ai senza dimora presso la Comunità di Sant’Egidio — racconta da sola una storia. Non è l’istantanea di un gesto formale, ma la rappresentazione concreta di un modo di intendere il servizio pubblico: vicino alle persone, radicato nel territorio, capace di mettere la competenza al servizio dell’umano.
Una fotografia che oggi accompagna il suo ingresso nella Fondazione Insignito OMRI, un riconoscimento che premia non solo un percorso istituzionale di altissimo profilo, ma l’impegno coerente a costruire valore sociale.
Il valore di un ingresso nella Fondazione
L’ammissione nella Fondazione Insigniti OMRI non costituisce un titolo, ma una responsabilità: quella di congiungere competenza, integrità, etica della decisione pubblica e spirito di servizio.
La scelta di Rana rispecchia esattamente questo intreccio. La Fondazione, impegnata nel promuovere cultura civica e coesione sociale, trova in lui un profilo capace di coniugare visione strategica, profonda conoscenza della macchina amministrativa e un tratto personale orientato alla prossimità, come testimonia la sua presenza al fianco dei volontari del Giubileo.
Un percorso professionale costruito nella responsabilità
Nato nel 1978, pugliese di origine e dirigente dello Stato con oltre vent’anni di esperienza, Francesco Rana ha ricoperto alcuni dei ruoli più delicati e strategici della pubblica amministrazione italiana. Il suo curriculum — denso, tecnico e articolato — delinea il profilo di un servitore dello Stato che ha attraversato cinque legislature, molte riforme, momenti di crisi e fasi cruciali per il sistema Paese.
Dal marzo 2025 è Dirigente Generale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il coordinamento del Nucleo PNRR Stato–Regioni per l’intervento Green Communities: un ruolo centrale nella transizione ecologica dei territori, nella gestione delle risorse e nel rapporto con le autonomie regionali.
Prima ancora, dal 2019 al 2025, è stato tra i dirigenti di punta di Formez PA, ricoprendo incarichi direzionali in aree nevralgiche quali innovazione amministrativa, assistenza tecnica ai territori, gestione dei progetti PNRR, transizione digitale, performance e valore pubblico. Un percorso affiancato da numerosi incarichi di interim che ne hanno evidenziato la versatilità e la capacità di gestione organizzativa.
Tra il 2014 e il 2021 ha svolto funzioni di Capo e Vice Capo di Gabinetto nei Ministeri competenti per pubblica amministrazione e affari regionali, partecipando alla definizione di normative, misure di semplificazione, riforme della PA e al coordinamento dell’emergenza pandemica, dialogando quotidianamente con Regioni, enti locali e organismi tecnici nazionale.
Negli anni precedenti, ha maturato esperienza nei dipartimenti della Presidenza del Consiglio dedicati a semplificazione, regolazione, spending review e sviluppo economico territoriale, fino ai suoi inizi nel Comune di Bari e nelle realtà formative universitarie e territoriali del Nord Italia.
Una biografia professionale che intreccia territorio, Stato e conoscenza
Economista aziendale, con una formazione che passa dall’Università Carlo Cattaneo e dall’Erasmus a Barcellona, Rana ha completato un percorso costante di aggiornamento internazionale in ambiti come better regulation, e-government, spending review, risk management, leadership ed etica pubblica.
Parallelamente ha ricoperto numerosi incarichi in organismi tecnici e di indirizzo: dall’Università di Bari (Consiglio di Amministrazione) al Comitato nazionale per la performance delle Camere di Commercio, dalla Commissione UNESCO al Consiglio direttivo UNI, sino ai comitati di vigilanza ambientale.
È un profilo in cui la dimensione tecnico-amministrativa convive con la visione strategica e di governance.
Il valore umano dietro la competenza
Eppure la fotografia iniziale rimane il punto di partenza. Perché restituisce il lato meno noto ma più autentico: quello di un uomo che interpreta il ruolo pubblico non come distanza, ma come responsabilità civile.
Il servizio ai tavoli dei poveri durante il Giubileo, organizzato con la Fondazione e Sant’Egidio, diventa così il simbolo di un percorso umano che non ha mai perso il contatto con le persone, con le fragilità, con il volto concreto di chi attende dallo Stato risposte, non burocrazie.
Il significato del riconoscimento
L’ingresso di Francesco Rana nella Fondazione Insignito OMRI rappresenta quindi un doppio valore: il riconoscimento di un percorso professionale di grande rilievo e l’affermazione di un’etica pubblica che mette la persona — non la norma — al centro dell’azione amministrativa.
Una storia che oggi la Fondazione accoglie e rilancia, e che la fotografia del suo servizio ai poveri continua a raccontare con una semplicità che vale più di molti discorsi: perché la competenza, senza umanità, non basta. E l’umanità, senza impegno, non cambia nulla.
