La Cina sta inondando il mondo di auto a benzina e diesel che non riesce a vendere in patria

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AgenPressIl mercato cinese dei veicoli elettrici è in forte espansione, soffocando le vendite di auto a benzina sul mercato interno. L’industria cinese dei veicoli elettrici ha conquistato metà del mercato interno in pochi anni, schiacciando le vendite di veicoli a benzina delle case automobilistiche un tempo dominanti a livello mondiale.

Anche molte case automobilistiche cinesi hanno visto crollare le loro vendite e hanno reagito inondando il mondo di veicoli alimentati a combustibili fossili che non riuscivano a vendere in patria.

Secondo i dati della società di consulenza cinese Automobility, nel 2020 i veicoli alimentati a combustibili fossili rappresentavano il 76% delle esportazioni automobilistiche cinesi e quest’anno le spedizioni annuali totali sono aumentate da 1 milione a probabilmente oltre 6,5 milioni.

Il boom delle esportazioni di veicoli a benzina è dovuto ai sussidi e alle politiche sui veicoli elettrici che hanno devastato le case automobilistiche cinesi, tra cui Volkswagen, GM e Nissan, finanziando decine di produttori cinesi di veicoli elettrici e innescando una guerra dei prezzi distruttiva.

Secondo i dati del settore e del governo, le sole esportazioni cinesi di veicoli a benzina – escluse le auto elettriche e ibride plug-in – sono state sufficienti lo scorso anno a renderla il maggiore esportatore di automobili al mondo in termini di volume. 

L’afflusso di auto cinesi a benzina nei mercati emergenti e secondari riflette un conflitto tra l’attuale spinta di Pechino verso i veicoli elettrici e le vecchie politiche che hanno costruito l’industria nazionale cinese dei veicoli a benzina sfruttando la tecnologia delle case automobilistiche straniere.

 

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