Coronavirus. Borrelli commissario, stanziati 5 mln. Allo Spallanzani test su 32 persone

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Agenpress –  “Abbiamo approvato la designazione” proposta dal ministro Speranza “del dott. Angelo Borrelli come commissario delegato” all’emergenza coronavirus. Lo dice il premier Giuseppe Conte al termine del Comitato operativo alla Protezione Civile.

Chiuso il traffico aereo da e per la Cina. La cinquantina di italiani bloccati a Wuhan, la regione cinese epicentro del contagio, dovrebbero rientrare nella notte tra il 2 e il 3 febbraio con un volo speciale che dovrebbe atterrare a Pratica di Mare, dove i nostri connazionali dovrebbero restare in quarantena per 14 giorni.

I due cinesi che alloggiavano all’Hotel Palatino di Roma sono gli unici due casi di Coronavirus accertato trattati allo Spallanzani. La moglie è in condizioni discrete, con interessamento polmonare e un po’ di febbre. Il marito ha un interessamento polmonare più pronunciato. In tutto allo Spallanzani, specializzato nella cura delle malattie infettive,  sono ricoverati 12 pazienti provenienti da diverse zone della Cina. Altri nove pazienti sono stati isolati e già dimessi dopo un test negativo. Altri 20 soggetti asintomatici che sono stati in contatto con la coppia sono sotto osservazione e anch’essi in attesa dei risultati dei test.

“Bisogna evitare allarmismi, ma dire che non ci saranno altri casi di coronavirus, significa non guardare alla realtà”, ha detto durante la conferenza stampa il direttore scientifico dell’ospedale Spallanzani, Giuseppe Ippolito. Durante l’incontro con i giornalisti è stato specificato anche che “sono stati individuati tre possibili contatti” con la coppia cinese positiva ai test che sono stati “posti in sorveglianza domiciliare”.

Provenienti da Wuhan, i due cinesi contagiati erano atterrati a Milano il 23 gennaio e avevano fatto alcune tappe intermedie prima di arrivare 4 giorni fa all’Hotel Palatino, nel centro della capitale. Poi, nel pomeriggio di mercoledì, il peggioramento. Prima l’uomo, che ha accusato febbre alta e problemi respiratori, poi anche la moglie, con sintomi più lievi. Dopo una giornata chiusi in camera, è stata la donna a telefonare alla reception dell’hotel per chiedere un medico. Lo staff dell’albergo, però, insospettito dai sintomi e soprattutto allertato dalla provenienza dei due ospiti, ha chiamato il 118 arrivato con un’ambulanza speciale e personale attrezzato per casi del genere.

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