AgenPress – La Commissione militare centrale cinese e il suo leader, Xi Jinping questa settimana hanno annunciato che la Cina implementerà una nuova legge per il reclutamento di soldati durante la guerra, aumentando i timori di una potenziale invasione di Taiwan.
I nuovi regolamenti mirano a “ottimizzare le procedure di coscrizione” dando priorità alla coscrizione di veterani con esperienza nelle forze armate. Inoltre, martedì (13 aprile), Xi ha invitato le forze militari cinesi a prepararsi per “un combattimento vero e proprio”.
La maggior parte degli analisti vede la mossa come una preparazione legale per un previsto conflitto con Taiwan. Le linee guida aggiornate comprendono 11 capitoli con 74 articoli in totale ed entreranno in vigore il 1° maggio, ha riferito NDTV .
Un funzionario militare cinese citato da NDTV ha affermato che gli emendamenti alla legge sulla coscrizione “garantiranno la normale sostituzione delle truppe e le esigenze supplementari dei soldati in tempo di guerra”. La legge afferma inoltre che la Commissione militare centrale può apportare ulteriori modifiche ai metodi e alle pratiche di reclutamento come ritiene opportuno.
La notizia che la Cina intende modificare la sua legge sulla coscrizione arriva meno di una settimana dopo aver effettuato esercitazioni navali intorno a Taiwan, che hanno simulato un blocco navale. Le recenti esercitazioni militari sono state viste come una reazione all’incontro tra il presidente Tsai Ing-wen e il presidente della Camera degli Stati Uniti Kevin McCarthy tenutosi la scorsa settimana in California.
Cina e Taiwan si divisero a seguito di una guerra civile nel 1949. Pechino vede l’isola democratica come parte del suo territorio e ha promesso di prenderla un giorno, intensificando la sua retorica e l’attività militare intorno all’isola negli ultimi anni.
Il ministero della Difesa di Taiwan ha affermato di aver continuato a rilevare navi da guerra e aerei cinesi intorno all’isola anche dopo la conclusione ufficiale delle esercitazioni.
Questa settimana Pechino ha avvertito che l’indipendenza taiwanese e la pace nello Stretto si “escludono a vicenda”, incolpando Taipei e “forze straniere” anonime che la sostengono per le tensioni.
La Cina rivendica la sovranità su quasi tutto il Mar Cinese Meridionale, una via d’acqua strategica attraverso la quale passano ogni anno trilioni di dollari di scambi commerciali, nonostante una sentenza del tribunale internazionale abbia stabilito che l’affermazione non ha basi legali.