AgenPress – Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha inviato ai questori una circolare in cui viene chiesto di rinviare ad altra data le manifestazioni a favore della Palestina previste per il 27 gennaio. In questo modo “viene garantita la libertà di manifestazione che, nel caso in questione, va contemperata con il valore attribuito al Giorno della Memoria”.
Nella circolare, firmata dal capo della Polizia, Vittorio Pisani, si ricorda a prefetti e questori che “in alcune province sono state preavvisate, in relazione al conflitto in atto in Medioriente, iniziative a favore della causa palestinese ed è probabile che ulteriori manifestazioni con analoga finalità possano essere organizzate sul territorio nazionale per il medesimo giorno”.
Per le manifestazioni in programma sabato, Giornata della memoria, “dovranno comunque essere predisposte idonee misure di prevenzione e sicurezza, in considerazione della perdurante minaccia terroristica, prevedendo l’attuazione di dispositivi di ordine pubblico adeguati a fronteggiare eventuali azioni promosse in violazione dei provvedimenti adottati, nonché il potenziamento delle misure di vigilanza degli obiettivi e siti di qualsiasi natura ritenuti potenzialmente esposti a rischio”.
Queste iniziative, se svolte in concomitanza con quelle per il Giorno della memoria, “potrebbero assumere connotazioni lesive, sotto l’aspetto formale organizzativo e contenutistico, del valore nazionale che la Repubblica Italiana ha attribuito allo spirito commemorativo in favore delle vittime delle leggi razziali, nonché di condanna alla persecuzione del popolo ebraico. Risulterebbe, altresì, violato il valore universale che alla giornata del 27 gennaio è stato riconosciuto dalla Risoluzione adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in data 1 novembre 2005”.
Le manifestazioni, si legge nel documento, “potrebbero determinare, anche in relazione all’attuale contesto conflittuale internazionale, il sorgere di tensioni con il conseguente rischio di effetti negativi sulla tenuta dell’ordine pubblico e sociale”.
Da qui l’invito a valutare “l’adozione di prescrizioni di tempo che prevedano il rinvio” delle manifestazioni a sostegno della causa palestinese. E, comunque, prosegue la circolare, “scrupolosa attenzione andrà rivolta soprattutto ai luoghi che ospiteranno le iniziative indette per la ricorrenza, che andranno sottoposti a preventive ispezioni e bonifiche e, quindi, a dedicate ed anticipate misure di vigilanza al fine di prevenire possibili atti illeciti. Una mirata attività informativa dovrà essere indirizzata per cogliere eventuali segnali di contestazioni o di possibili turbative, per consentire la tempestive adozione di idonee misure di prevenzione e contrasto”.