AgenPress – Erano le 19.41 del 25 gennaio 2016 quando il giovane ricercatore friulano inviò il suo ultimo messaggio, poi di lui nessuna notizia. Il suo cadavere, torturato, fu ritrovato il 3 febbraio 2016 lungo l’autostrada che collega Il Cairo ad Alessandria.
“Otto anni fa su Giulio iniziava a compiersi ‘tutto il male del mondo’, da otto anni Giulio fa cose insieme a noi. Ora è finalmente tempo che tutti i nodi vengano al pettine”: scrive su Fb Giulio siamo noi, l’account collettivo per continuare a chiedere verità per Giulio Regeni.
Il riferimento è al processo davanti alla Corte d’Assise di Roma, che si aprirà il prossimo 20 febbraio a carico dei quatto 007 ritenuti responsabili del sequestro, della tortura e della morte del giovane. Oggi l’Italia intera, da Nord a Sud, si colorerà di giallo, il colore di Giulio, per ricordarlo con varie iniziative. A Fiumicello (Udine), suo paese natale, la famiglia Regeni chiamerà a raccolta la comunità nel piazzale dei Tigli per osservare un minuto di silenzio alle 19.41 e dar vita una fiaccolata silenziosa. In programma anche il flash mob ‘Tutti i nodi vengono al pettine’; a seguire la camminata dei diritti e una serata con parole, immagini e musica per Giulio.
“Otto anni senza mio fratello. Una vita rubata. La tua, la mia, le nostre”. Pubblica un messaggio in inglese su X, Irene Regeni, nel giorno dell’ottavo anniversario della scomparsa del fratello, Giulio Regeni, dal Cairo. Subito sotto gli hashtag che sostengono la battaglia della famiglia per la ricerca e la verità di giustizia – #veritàpergiulioregeni e #giustiziapergiulioregeni – accompagnati da una serie di cuori gialli. Al messaggio, Irene Regeni allega una foto ricordo di lei con in testa una corona d’alloro, abbracciata al fratello.
La famiglia ha promosso un flash mob per sottolineare che “tutti i nodi vengono al pettine”. Il riferimento è all’inizio del processo, il prossimo 20 febbraio, davanti alla Corte d’assise di Roma a carico dei quattro 007 egiziani rinviati a giudizio.
La cerimonia in ricordo di Regeni si è aperta con il saluto del Governo dei giovani, iniziativa di cittadina attiva promossa per i ragazzi di Fiumicello, a cui aveva aderito anche Giulio. Dopo il flash mob, è stato osservato un minuto di silenzio alle 19.41, la stessa ora in cui Giulio inviò il suo ultimo messaggio il 25 gennaio 2016. In piazza sono state disposte 36 fiaccole, tante quanti gli anni che avrebbe avuto Giulio oggi. T
utto intorno il popolo giallo, ciascuno con la propria fiaccola accesa e alzata verso il cielo. Il ricordo di Giulio nel suo paese natale è quindi proseguito con una camminata dei diritti aperta da una bandiera arcobaleno e poco dopo lo striscione ‘Verità per Giulio Regeni’, portato dalla famiglia e dall’avvocata Alessandra Ballerini.