Allevamenti intensivi. Lav, milioni di animali affamati, malnutriti e costretti in spazi limitati

AgenPress – Oggi, Giornata Mondiale degli Animali, si è tenuto l’evento online di chiusura della prima fase della campagna Europea #NoAnimalLeftBehind. LAV, insieme alla coalizione Eurogroup for Animals, ha portato avanti la campagna e raccolto firme per chiedere una profonda revisione della normativa.

Le investigazioni rilasciate da LAV, e da altri membri della coalizione, mostrano una situazione molto grave: le tutele sono inadeguate o addirittura assenti per le centinaia di milioni di animali allevati in Europa. Tutto ciò è inaccettabile: ogni animale ha diritto ad una vita in salute, sia fisica che psicologica, che gli assicuri esperienze positive.

Nel corso dell’evento sono stati presentati due documenti: il No Animal Left Behind report, che mostra tutte le inadeguatezze della normativa corrente, e il No Animal Left Behind White Paper, che esplora il modello dei Cinque Domini. Questo modello ha l’obiettivo di migliorare il benessere degli animali assicurando cinque elementi essenziali: la salute, la nutrizione, i comportamenti naturali, l’ambiente adeguato, e la creazione di stati mentali positivi.

La Commissione europea, presente anche all’evento di oggi, lancerà una consultazione pubblica di Fitness Check per valutare la normativa attuale.

Un cambiamento nel modo in cui trattiamo gli animali non solo è richiesto dai cittadini europei, sempre più attenti alle condizioni degli animali allevati, ma è oltremodo necessario per salvaguardare l’ambiente, la salute pubblica e la società nel suo complesso.

 

Nell’ambito della strategia Farm to Fork, lanciata nel 2020 da parte della Commissione europea, con l’obiettivo generale di rendere i sistemi alimentari europei equi, sani e rispettosi dell’ambiente, la Commissione sta attualmente valutando la legislazione sul benessere degli animali per verificarne l’adeguatezza e apportare migliorie e cambiamenti in favore degli animali.

Per alcune specie non esiste legislazione di tutela specifica in Europa, come, per esempio, i tacchini e le mucche da latte. Tutti gli animali sono in grado di provare sofferenza ed è giunto il momento di prevedere norme di tutala specifiche per tutti gli animali, perché nessuno deve essere lasciato indietro.

Le organizzazioni europee per la protezione degli animali non vogliono abbassare la guardia

Innumerevoli indagini condotte dai membri di Eurogroup for Animals hanno dimostrato però che le leggi sul benessere degli animali non sono in grado di proteggere adeguatamente i miliardi di animali affamati, malnutriti, fisicamente costretti e confinati in spazi limitati, privi di luce naturale o aria fresca, che negli allevamenti trascorrono le loro vite in condizioni di sofferenza del tutto inaccettabili.

Fonte Lav

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