AgenPress. “Nella vicenda Autostrade, il premier Conte non dovrebbe limitarsi a dire come ha fatto: “o proposta irrinunciabile da Atlantia o revoca”. Dovrebbe spiegare agli italiani che la revoca costerebbe circa 7 miliardi di penali, sempre che la norma approvata nell’ultimo Milleproroghe non sia considerata incostituzionale e dunque l’indennizzo sarebbe di 23 miliardi.
Nel caso “migliore” o in quello “peggiore” si tratta di soldi dei contribuenti italiani, che poi continuerebbero a pagare anche i pedaggi autostradali come utenti. Se Autostrade è stata inadempiente, saranno i giudici a valutare e dunque a comminare sanzioni adeguate. Chi ha sbagliato, paghi. Intanto però il governo imponga norme stringenti sugli investimenti da realizzare e sulla manutenzione, anziché infilarsi in questo bluff della revoca.
Non si capisce davvero perché oggi dovrebbero essere i cittadini a pagare. Forse perché per i 5S questa vicenda è un’altra occasione di propaganda a buon mercato? Non capiamo.”
Lo dichiara l’On. Gianfranco Librandi (Italia Viva).