Conte attacca Salvini, indegno citofonare. Nicola Porro, proprio lui eletto grazie ai vaffa di Beppe Grillo

Agenpress – “E’ indegno andare in giro a citofonare additando singoli cittadini. Mi ricorda pratiche oscurantiste del passato: è un dagli all’untore che non possiamo accettare, tanto meno da chi per 15 mesi ha fatto il ministro dell’Interno e aveva una grande responsabilità di perseguire quei reati e ora ha una grande responsabilità come leader d’opposizione. Sono scorciatoie che non possiamo accettare”.

Lo ha detto Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.  La Lega “ha iniziato una parabola discendente”, sottolinea il presidente del Consiglio, osservando come il partito di Matteo Salvini oltre alla sconfitta di Borgonzoni in Emilia-Romagna non abbia raggiunto il primato neppure in Calabria.

Immediata la replica del diretto interessato. “Leggo che anche oggi il signor Conte passa il tempo ad attaccarmi e a dire che deve lavorare per contrastare me e le destre. Gli ricordo che deve lavorare per il bene degli italiani, non perché odia qualcuno. Chi vive di rabbia e rancore vive male, poverino. Camomilla per Giuseppi”.

A replicare al premier è anche il giornalista Nicola Porro.  “Va bene tutto ma Conte scandalizzato dai modi e dai citofoni di Matteo Salvini è il Conte che lo appoggiava agli Interni e soprattutto eletto grazie agli insulti e i vaffa ignobili di Beppe Grillo?”.

 

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