Conte. “Possiamo affrontare l’autunno con fiducia, senza un nuovo lockdown”

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AgenPress – “Ieri è stata data la notizia del record storico del numero dei contagiati perché c’è stato un corrispondente record del numero dei tamponi” e Giuseppe Conte segnala che “non mi risulta che in altri Paesi sia avvenuto”.

“Noi italiani ci riveliamo responsabili. L’intento è quello di aumentare il numero dei controlli e predisporsi per interventi mirati”, precisa il presidente del Consiglio, sottolineando che “abbiamo un sistema di monitoraggio elevato e che possiamo affrontare l’autunno con fiducia, senza un nuovo lockdown“.

A chi pensa che la pandemia non esista rispondiamo con i numeri: 134-135 mila decessi. Punto. Punto. Punto”, ha detto il premier  intervistato alla festa del Fatto quotidiano ricordando che “oggi credo ci sia una manifestazione di chi pensa che la pandemia non esista”. 

“Per quanto mi riguarda, la presenza allo stadio così come a manifestazione dove l’assembramento è inevitabile, non solo sugli spalti ma anche in fase di entrata e uscita, non è assolutamente opportuna”, ha detto, chiudendo così alla possibilità di un’apertura durante questa fase. Sguardo all’estate, sulle discoteche: “Il governo non ha mai aperto alle discoteche – ha specificato -, contrariamente a quanto s’è detto. Poi le regioni le hanno riaperte”.

“Noi vogliamo gestire una pandemia in corso. Oggi c’è una manifestazione a Roma di persone che pensano che non esiste. A loro rispondiamo con i numeri”, ha detto ancora dalla festa del Fatto, gelando le pulsioni ‘No mask’: “Oltre 274mila contagiati e 35mila decessi. Punto”.

“Il distanziamento è il problema più grosso” sul quale ci si sta confrontando tanto che una parte dei 7 miliardi investiti sulla scuola “è destinata a questo”, ha detto il premier, Giuseppe Conte, a proposito della scuola.”C’è un grande sforzo collettivo, formidabile, che coinvolge gli enti locali e il governo, e che, unico in Europa fornirà 11 milioni di mascherine. In caso estremo ci sarà la quarantena per tutta la classe e passeremo alla didattica online”.

I verbali del Cts “sono rimasti riservati ma non sono mai stati secretati, sono concetti diversi, ora tutti possono vedere quello che dicevano gli esperti e quello che abbiamo deciso noi”, ha detto ancora.  “Gli omissis? Non me ne sono occupato direttamente, è un fatto tecnico che hanno gestito gli uffici, di solito è per problemi di tutela della privacy”, ha risposto Conte. Il premier parlò del lockdown con il presidente della Repubblica?  “Ovviamente sì, e con tutti i ministri”. 

A proposito del Mes, ribadisce la sua posizione “laica” sul punto: “Non bisogna pensare che chiedendo 36-38 miliardi verranno investiti tutti nella Sanità. La nostra finanza pubblica andrebbe a rotoli. Se avremo bisogno di ulteriore finanza, in particolare per la Sanità, andrò in Parlamento” e ne discuteremo “nell’interesse generale”.

Draghi? “Penso che quando si invoca lo si tiri per la giacchetta. Non lo vedo come un rivale. È una persona di valore, una eccellenza espressa dal paese nei ruoli che ha coperto”. E rivela: “Quando si è lavorato per nuova una commissione Ue fu proposto innanzitutto Timmermans ma alla fine non andò a buon fine. Subito dopo io stesso cercai di creare consenso per Draghi, lo avrei visto bene come presidente della Commissione Ue. L’ho incontrato perché non volevo spendere il suo nome invano ma lui mi disse che non si sentiva disponibile perché era stanco della sua esperienza europea”

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