Coronavirus: Meritocrazia Italia, la scarcerazione non รจ la soluzione

Agenpress. Lโ€™emergenza legata al โ€œCovid-19โ€ ha riportato al centro dellโ€™agenda politica del Paese le tante difficoltร  del nostro sistema penitenziario. Noti a tutti sono i drammatici episodi verificatisi nelle scorse settimane, in ventisette istituti penitenziari, ove sono stati registrati diversi casi di decessi, emergenze sanitarie, evasioni, aggressioni, danneggiamenti, culminati nelle recenti contestate scarcerazioni di alcuni boss mafiosi.

Meritocrazia Italia รจ consapevole che il rischio di contagio, particolarmente alto nelle carceri che si trovano in condizioni di sovraffollamento, pone la difficile sfida di riuscire a bilanciare in modo equilibrato il diritto costituzionale alla salute, di cui tutti i detenuti devono godere, con la tutela della sicurezza pubblica, che potrebbe essere messa a rischio da un novero non adeguatamente ponderato di scarcerazioni. Ciรฒ specialmente quando lโ€™applicazione della misura domiciliare, che certamente non assicura il necessario grado di neutralizzazione della pericolositร  del condannato, viene concessa ai detenuti sottoposti al regime detentivo speciale del 41 bis.

Ed รจ su tali basi che invoca un diverso contemperamento delle esigenze contrapposte in campo, mediante una gestione efficace della problematica, che vada nella doppia direzione dellโ€™adozione di alcune misure emergenziali finalizzate al contrasto pandemico, in uno alla programmazione di un intervento strutturale piรน ampio e di sistema in materia di edilizia carceraria.

Per tali ragioni Meritocrazia Italia auspica che:

a) sul fronte emergenziale si adottino tutte le misure sanitarie ed organizzative di prevenzione dettate in materia di prevenzione, con contestuale implementazione dellโ€™assunzione di nuovo personale medico socio-sanitario e penitenziario e potenziamento di strumenti telematici per una maggiore comunicazione a distanza tra detenuti e familiari;

b) mentre sul fronte strutturale, invece, venga data celere attuazione al piano di edilizia penitenziaria, finalizzato alla creazione di nuovi spazi detentivi, con nuove strutture, nuovi reparti e nuove sezioni, in uno alla ristrutturazione ed alla manutenzione, anche straordinaria, degli immobili in uso allโ€™amministrazione penitenziaria, mediante procedure di affidamento snellite nel percorso burocratico.

Solo cosรฌ lo Stato potrร  garantire la tutela della salute del detenuto, in un luogo che realizzi una maggiore e migliore soddisfazione delle istanze di prevenzione, perchรฉ, altrimenti, quando il virus sarร  debellato, il sovraffollamento delle carceri, senza interventi incisivi, rimarrร  una โ€œbomba ad orologeriaโ€ pronta a riesplodere al primo accenno di un nuovo innesco

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