Coronavirus, Scandurra: “Un gesto di carità cancella milioni di peccati”

L’invito del giornalista a sostenere le mense dei poveri. A ricordarsi di come basta poco, a volte, per fare tanto


Agenpress. “E’ in momenti come questi che occorre riscoprire valori determinanti per il bene della collettività come la carità verso i poveri”. Lo afferma Maurizio Scandurra nella sua opinione quotidiana ad Agenpress.

“Le mense sociali svolgono un ruolo importante: aggregativo per quanti consolidano rapporti e intenti nel ruolo della mutua cooperazione. Solidale per quanti, invece, ne beneficiano. Dimenticarle equivale a compiere un omicidio in senso lato. Bocche da sfamare che presto potrebbero rischiare anche di non aver più fame, stancamente spente da stenti senza precedenti”, spiega il giornalista.

Che riprende: “Già, perché le tavole amiche o della fraternità che dir si voglia faticano ad approvvigionare il cibo: vuoi perché la gente continua a spolpare imperterrita i supermercati, evitando così che i prodotti a brevissima scadenza finiscano a fine giornata nelle ben più bisognose ceste per i poveri anziché nei carrelli stracolmi per la spesa. Vuoi perché le mense aziendali sono chiuse per via del blocco delle attività: e, quindi, almeno sino a dopo il 4 maggio, niente più avanzi da servire ancora caldi nel piatto vuoto di chi non ha nulla.

Un rimedio c’è. Comodo, veloce e sicuro. Cercare sul web le realtà più vicine a casa propria, e con un semplice click fare la propria parte. Donare il proprio contributo. Perché un gesto di carità cancella milioni di peccati. Anche per chi non crede”.

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