È morto Gino Strada, chirurgo di guerra, fondatore di Emergency, aveva 73 anni

AgenPress – Nato a Sesto San Giovanni il 21 aprile 1948, all’anagrafe Luigi, Gino Strada si era laureato in Medicina e Chirurgia all’Università Statale di Milano nel 1978, per poi specializzarsi in Chirurgia d’Urgenza. Dopo aver approfondito la chirurgia cardiopolmonare negli Stati Uniti durante gli anni Ottanta, nel 1988 si indirizza verso la chirurgia traumatologica e la cura delle vittime di guerra. Tra il 1989-1994 lavora con il Comitato internazionale della Croce Rossa in varie zone di conflitto: Pakistan, Etiopia, Perù, Afghanistan, Somalia e Bosnia ed Erzegovina.

Da questa esperienza nasce Emergency, fondata da Gino Strada insieme alla moglie Teresa e a un gruppo di colleghi. L’associazione umanitaria internazionale impegnata nella riabilitazione delle vittime della guerra e delle mine antiuomo dalla sua fondazione nel 1994 ha fornito assistenza gratuita milioni di pazienti. Con l’Ong nata 25 anni fa il chirurgo ha promosso la costruzione di ospedali e posti di primo soccorso in 18 Paesi nel mondo.

Nel 2006 Emergency viene riconosciuta partner delle Nazioni Unite – Dipartimento della Pubblica Informazione. Dal 2015 fa parte del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc) come associazione in Special Consultative Status, mentre dal 2018 diventa partner ufficiale dell’European Union Civil Protection and Humanitarian Aid.Gino Strada, attualmente, ricopriva il ruolo di direttore esecutivo della onlus.

Sulla sua pagina Twitter, con 43 mila follower, Strada non scriveva da tempo. Si presentava come “chirurgo di guerra, fondatore di Emergency, vincitore del Right Livelihood Award 2015 (il premio Nobel alternativo)” e chiudeva con la frase che sintetizza il suo credo: “La guerra non si può  umanizzare, si può solo abolire”, di Albert Einstein. A novembre 2020 il nome di Strada era stato fatto come possibile responsabile dell’emergenza Covid in Calabria, ipotesi confermata pubblicamente dall’allora presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Strada aveva però replicato in un post sui social di non aver mai ricevuto una proposta formale. “Una settimana fa ho ricevuto la richiesta da parte del governo di impegnarmi in prima persona per l’emergenza sanitaria in Calabria – aveva scritto Strada in un post su Facebook -. Ho chiesto alcuni chiarimenti sul mandato e sulle modalità di lavoro, ponendo una condizione fondamentale: non sono disponibile a fare il candidato di facciata né a rappresentare una parte politica, ma metterei a disposizione la mia esperienza solo se ci fossero la volontà e le premesse per un reale cambiamento”.

“Ho sentito qualche commentatore dire che – dopo tanti giorni – dovrei ‘decidere se accettare o meno l’incarico’. Non sono in questa condizione perché dopo quei primi colloqui non mi è stata fatta alcuna proposta formale.”

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