Inflazione: la classifica delle città e delle regioni più care

Rincari da 3052 euro a Bolzano, 2617 euro a Piacenza, 2505 a Forlì-Cesena 
Le città più virtuose: Macerata (+1036 euro), Potenza, Campobasso

AgenPress. L’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita, sulla base dei dati diffusi mercoledì scorso dall’Istat.

In testa alla classifica delle città più care d’Italia, Bolzano, dove l’inflazione tendenziale di febbraio pari a +6,8%, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua equivalente, in media, a 2163 euro, ma che svetta a 3052 euro per una famiglia di 4 componenti. Al secondo posto Piacenza dove il rialzo dei prezzi del 7% determina un incremento di spesa pari a 1870 euro per una famiglia media, 2617 euro per una di 4 persone, al terzo posto Forlì-Cesena, dove il +6,7% genera una spesa supplementare pari, rispettivamente, a 1789 euro per una famiglia tipo e a 2505 euro annui per una di 4 componenti.

Appena fuori dal podio Bologna dove si spendono mediamente 1692 euro in più (+6%), al quinto posto Padova (+6,6% pari a +1667 euro), seguono Treviso (+6,5%, +1641 euro), Pistoia (+6,2%, +1615 euro), in ottava posizione Firenze (+5,8%, +1598 euro), poi Trieste (+6,7%, +1587 euro). Chiude la top ten delle città più salate Genova (+6,5%, 1577 euro).

L’inflazione più alta d’Italia è quella di Catania, +7,4%, che però, per via della minor spesa in valore assoluto, si colloca “solo” in undicesima posizione con +1566 euro. Quella più bassa d’Italia, invece, è a Cremona (+4,6%, +1265 euro), seguita a ruota da Como (+4,7%, +1292 euro).

La città più virtuosa d’Italia, però, in termini di spesa aggiuntiva più bassa, è Macerata, dove in media si spendono 1036 euro in più (+4,8%), seguita da Potenza dove l’inflazione pari a +5,4% determina un esborso addizionale di 1.097 euro, mentre al terzo posto si colloca Campobasso (+5,6%, +1117 euro).

In testa alla classifica delle regioni con più rincari, con un’inflazione annua a +6,5%, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 1761 euro su base annua, e che vince la classifica con 2523 euro per una famiglia di 4 persone. Segue la Valle d’Aosta, dove la crescita dei prezzi del 5,9% implica un’impennata del costo della vita pari in media a 1500 euro e a 2478 euro per una famiglia di 4 componenti. Al terzo posto la Liguria, +6,4%, con un rincaro annuo di 1435 e 2368 euro.

Le regioni più convenienti: Sardegna (+6,1%, +1204 euro in media), Campania (+5,8%, +1162 euro) e Puglia (+6,2% e 1179 euro). La regione con l’inflazione più elevata, comunque, è la Sicilia con +6,8% (+1313 euro, +1820 euro per una famiglia di 4 persone).

“Anche considerando il minor salasso annuo, quello di Macerata, nessuna famiglia in Italia ha guadagnato in un anno 1036 euro in più. Gli italiani, insomma, si stanno pesantemente impoverendo e questo avrà effetti nefasti sui consumi e sulla ripresa economica del Paese. Per questo è importante che il Governo oggi intervenga con misure serie per calmierare i prezzi e il primo provvedimento da prendere è quello di ridurre i prezzi dei carburanti che incidono su tutta la merce trasportata e ricadono sui consumatori finali, abbattendo le accise di benzina e gasolio di almeno 50 centesimi” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Tabella n. 1: Classifica delle città più care, in termini di spesa aggiuntiva annua per famiglia media

N Città Rincaro annuo per la famiglia media

(in euro)

Inflazione

annua di febbraio

1 Bolzano 2163 6,8
2 Piacenza 1870 7
3 Forlì-Cesena 1789 6,7
4 Bologna 1692 6
5 Padova 1667 6,6
6 Treviso 1641 6,5
7 Pistoia 1615 6,2
8 Firenze 1598 5,8
9 Trieste 1587 6,7
10 Genova 1577 6,5
11 Verona 1566 6,2
11 Catania 1566 7,4
13 Arezzo 1563 6
14 Vicenza 1540 6,1
15 Imperia 1539 7,1
16 Roma 1530 5,9
17 Aosta 1526 6
18 Brescia 1512 5,5
18 Varese 1512 5,5
20 Siena 1511 5,8
21 Ferrara 1496 5,6
22 Pavia 1485 5,4
23 Milano 1478 5,1
23 Perugia 1478 6,2
25 Trento 1471 6,3
26 Parma 1469 5,5
27 Gorizia 1468 6,5
28 Palermo 1460 6,9
29 Grosseto 1459 5,6
30 Venezia 1444 5,4
31 Ravenna 1416 5,3
32 Livorno 1407 5,4
32 Massa-Carrara 1407 5,4
34 Udine 1398 5,9
34 Pordenone 1398 5,9
36 La Spezia 1389 6,1
36 Rimini 1389 5,2
38 Lecco 1372 5,2
38 Mantova 1372 5,2
40 Messina 1357 6,9
41 Lucca 1355 5,2
42 Belluno 1352 5,6
43 Lodi 1347 4,9
43 Avellino 1347 6,6
45 Viterbo 1344 5,5
  ITALIA 1338 5,7
46 Rovigo 1338 5,3
46 Ascoli Piceno 1338 6,2
48 Modena 1335 5
48 Biella 1335 5,7
50 Bergamo 1320 4,8
51 Terni 1312 5,5
52 Pescara 1309 6,4
53 Benevento 1306 6,4
54 Pisa 1303 5
55 Trapani 1298 6,6
56 Bari 1294 6,2
57 Como 1292 4,7
58 Reggio Emilia 1282 4,8
59 Torino 1275 4,9
59 Alessandria 1275 5,2
61 Sassari 1266 6,3
62 Cremona 1265 4,6
63 Napoli 1248 5,7
64 Siracusa 1239 6,3
65 Cosenza 1238 6,3
66 Novara 1226 5
66 Olbia-Tempio 1226 6,1
68 Cagliari 1209 5,6
69 Brindisi 1202 6,2
69 Cuneo 1202 4,9
71 Caltanissetta 1200 6,1
72 Vercelli 1194 5,1
73 Teramo 1186 5,8
74 Ancona 1180 5,2
75 Caserta 1143 5,6
76 Reggio Calabria 1140 5,8
77 Catanzaro 1120 5,7
78 Campobasso 1117 5,6
79 Potenza 1097 5,4
80 Macerata 1036 4,8

 

 

Tabella n. 2: Classifica delle regioni più care, in termini di spesa aggiuntiva annua, in ordine decrescente di spesa per famiglia di 4 persone

N Regioni Rincaro annuo per la famiglia media

(in euro)

Rincaro annuo per famiglia di 4 persone

(in euro)

Inflazione

annua di  febbraio

1 Trentino Alto Adige 1761 2523 6,5
2 Valle d’Aosta 1500 2478 5,9
3 Liguria 1435 2368 6,4
4 Umbria 1409 2230 6
5 Veneto 1494 2210 6
  NORD – EST 1504 2177 5,9
6 Friuli-Venezia Giulia 1423 2098 6,1
7 Emilia-Romagna 1476 2073 5,6
  NORD – OVEST 1368 1981 5,3
8 Lombardia 1384 1964 5,1
9 Lazio 1421 1936 5,9
10 Toscana 1413 1868 5,5
  CENTRO 1362 1852 5,6
11 Sicilia 1313 1820 6,8
  ITALIA 1338 1818 5,7
12 Piemonte 1232 1782 5,1
  ISOLE 1321 1766 6,8
13 Abruzzo 1225 1654 6,1
14 Molise 1117 1615 5,6
15 Marche 1184 1582 5,3
  SUD 1178 1575 6
16 Basilicata 1098 1563 5,5
17 Calabria 1157 1551 6
18 Puglia 1179 1550 6,2
19 Campania 1162 1547 5,8
20 Sardegna 1204 1482 6,1

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

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