L’ opinione di Roberto Napoletano. Manovra di retromarcia

Oggi il governo Conte vara una manovra nata un mese fa che appartiene a un’altra era geologica con l’assegno unico per i figli e il piccolissimo fondo di aiuto da quattro miliardi. È una una manovra figlia di un tempo che non c’è più perché nel frattempo siamo entrati in un lockdown di fatto e stiamo per entrare in un lockdown ufficiale. Per cui avremo bisogno di un sostegno gigantesco all’economia reale che oggi non c’è, dovremo fare nuovo deficit e nuovo debito. Dovremo mettere sul campo non quattro ma venti miliardi


AgenPress. Dalla pandemia sta uscendo la Cina come vincitore e questo cambierà gli equilibri mondiali. Avremo un mondo diverso e, nel nostro piccolo, una Italia diversa. Prima, però, avremo la Grande Depressione mondiale e il nuovo ’29 italiano. Torna la grande paura europea e, per ora, le cose in economia vanno come sono sempre andate. Quando vanno bene per gli altri a noi vanno meno bene. Quando le cose per gli altri vanno male a noi vanno peggio.

Anche sui mercati più o meno va così. Di certo succede sempre per i prezzi dei titoli sovrani italiani. Ritorniamo subito su. Paghiamo il doppio di Spagna e Portogallo e siamo più vicini alla Grecia che alla Spagna.

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