AgenPress – Mario Draghi “ha l’autorità per guidare lo sforzo di riforma richiesto dal Recovery Fund senza soccombere alla pressione politica. Crediamo che sia probabile che una maggioranza si coalizzi intorno a Draghi come primo ministro italiano: è un risultato forte per i mercati”.
Così Alberto Cordara di Bofa. “In media vediamo un ‘upside’ del 30% per le banche italiane e ci aspettiamo che i titoli reagiscano molto positivamente se i ‘credit spread’ migliorano”
Per Luigi De Bellis, co-responsabile Ufficio Studi Equita, “la credibilità di Draghi a livello internazionale potrebbe spostare flussi di capitale sull’Italia, quindi ci aspettiamo un impatto positivo sul mercato azionario italiano, e in una prima fase suggeriamo di puntare su titoli liquidi (quindi ci siamo concentrati sull’indice Ftse Mib) che traggono vantaggio dalla riduzione dello spread, dall’implementazione degli investimenti legati al Recovery Fund e/o dalla riduzione dello `sconto Italia”.