Paralimpiadi. Bebe Vio oro nel fioretto. “Se sembra impossibile allora si può fare, è stata tosta”

 AgenPress – Bebe Vio ha conquistato il suo secondo oro paralimpico nel fioretto femminile, categoria B. A Tokyo la 24enne di Momigliano Veneto ha sconfitto per 15-9 la cinese Jingjing Zhou, che già aveva battuto in finale a Rio 2016 per 15-7. Salgono a 18 le medaglie dell’Italia ai Giochi paralimpici giapponesi.

“Se sembra impossibile, allora si può fare…2 volte!”, ha scritto su Instagram celebrando il suo secondo oro paralimpico.

“Sono state due medaglie completamente diverse. A Rio è stata l’emozione della prima volta” mentre questa volta “ho avuto un infortunio abbastanza grave, parecchio parecchio grave e mi han detto che neanche era” scontato “tornare a tirare. Quindi essere qua… abbiamo preparato tutta l’Olimpiade in due mesi. Quindi è stata veramente tosta”.

Vio ha 24 anni ed è una delle atlete paralimpiche italiane più note e influenti. Le sue vittorie sono particolarmente seguite e significative perché è stata la prima schermitrice disabile al mondo ad aver gareggiato con quattro protesi artificiali, a causa di una grave meningite che la colpì nel 2008 e costrinse i medici ad amputarle gambe e braccia per tenerla in vita.

Vio iniziò a praticare la scherma già a 5 anni e continuò fino a prima di ammalarsi. Una volta ristabilita non tornò subito ad allenarsi: per un periodo fece equitazione, ma con l’aiuto della famiglia, delle sue insegnanti e dei tecnici del Centro Protesi di Budrio ritornò infine alla scherma.

Nei primi mesi del 2010 fece le prime prove di scherma in sedia, ancora senza protesi adatte e con il fioretto fissato al braccio con il nastro adesivo. Si allenò a Bologna, Roma e Padova con due dei più noti allenatori di scherma, il polacco Ryszard Zub e l’italiano Fabio Giovannini. Quando le nuove protesi per la disciplina furono realizzate, Vio divenne la prima atleta in Europa ad avere il braccio armato protesizzato.

Dal 2011 ha vinto tutti i più importanti tornei di scherma, dai Campionati nazionali a Europei e Mondiali, tra cui quello di Roma del 2017 e quello di Cheongju, in Cina, nel 2019.

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