Pedofilia. Telefono azzurro, con pandemia allarme violenze sia online che offline

AgenPress – Il 5 maggio Telefono Azzurro organizza l’incontro “Dignità dei bambini e degli adolescenti al tempo del covid” un evento volto a promuovere il confronto tra istituzioni, media, esperti nazionali e internazionali, per rispondere al fenomeno di abusi sessuali in pericolosa crescita.

Internet e le nuove tecnologie digitali hanno accresciuto il rischio per i minori di adescamenti sessuali e conseguenti abusi. Si aggiunga che, con la pandemia, si è registrato in tutto il mondo un incremento dei casi di violenza, sia online che offline, con importanti ricadute sociali. Le vittime di violenza sessuale in età infantile o adolescenziale, infatti, hanno una maggiore probabilità di sviluppare disturbi emotivi e comportamentali e anche di tentare atti suicidari.

Si avrà anche l’occasione di riflettere sui notevoli passi compiuti nel campo della difesa dei minori e per sottolineare l’importanza di continuare ad agire insieme, cooperando anche nell’ambito dellaChild Dignity Alliance (alleanza istituita a seguito del Congresso del 2017 Child Dignity in the Digital World e volta a generare consapevolezza globale sul fenomeno del CSEA – child sexual exploitation and abuse).

Durante l’anno 2020, circa la metà degli utenti coinvolti nei casi di abuso sessuale offline si è messa in contatto con il Centro di Ascolto e Consulenza attraverso la chat nel 51% dei casi (+78 contatti gestiti via chat rispetto al 2019). Il canale telefonico è stato utilizzato nel 47% dei casi. La posta elettronica è stata utilizzata nel 2% dei casi. Durante l’anno 2020, i minori coinvolti nei casi di abuso sessuale offline gestiti dal Centro Ascolto e Consulenza 1.96.96 sono stati 118. Nell’89% dei casi gestiti i minori risultano coinvolti nel ruolo di vittime, nell’8% in quello di testimoni e nel 3% di autori.

Per quanto concerne l’età dei minori coinvolti nei casi di abuso sessuale offline gestiti nel 2020 (nel 2020 tale informazione è disponibile nell’89% dei minori coinvolti nei casi di abuso sessuale offline gestiti; nel 2019 tale informazione è disponibile nel 90,8% dei minori coinvolti nei casi di abuso sessuale offline gestiti), il 32% dei casi gestiti ha visto coinvolti bambini tra gli 0 e i 10 anni, il 30% preadolescenti tra gli 11 e i 14 anni (+19 rispetto al 2019) e il 38% adolescenti tra i 15 e i 17 anni. Durante l’anno 2020, il 76% dei minori coinvolti nei casi di abuso sessuale offline era di sesso femminile e il 24% di sesso maschile. Nel 2020, l’89% dei minori coinvolti nei casi di abuso sessuale offline è di cittadinanza italiana, mentre il 11% di cittadinanza straniera (nel 2020 tale informazione è disponibile nel 54,2% dei minori coinvolti nei casi di abuso sessuale offline gestiti).

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