Proroga degli sfratti, Fiammetta Modena “Conte riequilibri il sistema, troppe ingiustizie sociali”

Pesante denuncia della senatrice di Forza Italia Fiammetta Modena contro il Governo Conte che continua a “dettare legge calpestando le richieste e i suggerimenti dell’opposizione. Un uomo solo al comando, ma questo offende la democrazia parlamentare”


AgenPress. “Pur riconoscendo la pesantezza della crisi in corso nel Paese e pur condividendo le sofferenze personali di migliaia di italiani che per via della crisi non riescono più a saldare le rate del fitto della propria casa, devo riconoscere anche il DL Ristori appena varato dal Governo Conte contiene sufficienti motivi di ingiustizia sociale invece nei riguardi dei proprietari delle case date in fitto”.

A difesa dei proprietari di case in fitto scende oggi la senatrice di FI Fiammetta Modena, membro della Commissione Giustizia del Senato, dopo aver ricevuto una lettera da parte di un inquilino umbro che la dice abbastanza lunga sul modo come spesso gli affittuari si comportano nei riguardi dei titolari degli immobili acquisiti in locazione.

“Sono proprietario di un immobile artigianale in località Bastia Umbria (PG). Contratto affitto il 17/07/2019 registrato agenzia entrate Perugia 12/08/2019.I mesi di Agosto, Settembre e Ottobre 2019, dopo tanti solleciti sono riuscito a riscuotere i canoni di affitto. Da Novembre 2019 hanno iniziato a non pagare, ad oggi persiste la morosità, continuando ad occupare l’immobile. Il tribunale di Perugia in data 03/03/2020 ha convalidato lo sfratto per morosità. Il giudice ha fissato la data del rilascio al 07/04/2020, apponendovi la formula esecutiva condannando la parte convenuta al pagamento delle spese. Con la legge che proroga fino al 31/12/2020 gli sfratti, il signore che occupa il mio immobile, andando in giro sfarfallando con le tasche piene di soldi, può senza alcun disturbo rimanere nella mia proprietà, continuando a non pagare l’affitto con il pieno consenso della legge, votata dalla maggioranza, in Senato e alla Camera, “se non sbaglio”.

“Dietro questa lettera che oggi ho deciso di rendere pubblica- sostiene la senatrice Fiammetta Modena- si nasconde tutto un mondo sommerso, che è il mondo dei proprietari degli immobili ceduti in fitto, e che per via delle disposizioni in tema di emergenza covid non riescono a rientrare nel diritto di proprietà delle loro abitazioni. Una ingiustizia sociale che andrebbe in qualche modo sanata, tutelando da una parte chi non può più pagare la propria pigione di fitto perché magari ha perso il lavoro, ma dall’altra chi invece rischia di perdere l’immobile di sua proprietà per via di un blocco indiscriminato degli sfratti”.

Il Governo Conte- ricordiamo-, per fronteggiare l’emergenza Covid, aveva già decretato il blocco degli sfratti su tutto il territorio italiano con il cosiddetto decreto Cura Italia, sospendendo l’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, anche ad uso non abitativo, fino al 30 giugno 2020. La data era poi stata nuovamente posticipata al 1° settembre 2020. Il blocco degli sfratti, originariamente introdotto già dal decreto cura Italia, con il DL Ristori estende ora i termini fino al 31 dicembre 2020.

Di fatto, quindi, – ricorda ancora la senatrice Fiammetta Modena- “la misura del blocco allunga il periodo nel quale non possono essere eseguite procedure di sfratto per morosità e per fine locazione, e la decisione del governo, come è facile immaginare, è stata accolta con sentimenti diversi dall’Unione inquilini e da Confedilizia che prevede effetti depressivi incalcolabili sul mercato immobiliare”.

Un emendamento al decreto rilancio, infatti, inserisce una proroga al blocco degli sfratti. Il che significa che fino al 31 dicembre prossimo è sospesa l’esecuzione di sfratti per immobili non solo residenziali, ma anche proprietà a uso non abitativo come alberghi, negozi o altri esercizi commerciali. Inoltre, il blocco degli sfratti è automatico, non serve nessuna istanza o domanda da parte degli interessati e non sono richiesti requisiti particolari per fruirne. Se anche il proprietario di casa decide di avviare una procedura di sfratto nei confronti dell’inquilino, seppure il giudice conceda la convalida di sfratto o l’ordinanza provvisoria di sfratto, si tratterebbe comunque di provvedimenti che non possono essere eseguiti fino al 31 dicembre 2020. Nella sostanza, quindi, nessuno sfratto può essere eseguito fino al 1° gennaio 2021.

“Così facendo – scrive il proprietario di questo immobile di Bastia Umbra nella sua lettera-denuncia alla senatrice Fiammetta Modena- è stato fatto di tutta un’erba un fascio forse senza rendersi conto del male che ha causato a chi, con tanti sacrifici e sudore, ha messo in piedi un immobile, dando lavoro ad artigiani, ingegneri, geometri ecc… Tutto questo allontana il cittadino dalle istituzioni. Lo stato, però, pretende di riscuotere la tanto odiata I.M.U., che ha paralizzato il mercato immobiliare, una delle colonne portanti dell’economia di un paese, facendo riscuotere alle istituzioni un valore di dieci, e facendo perdere alle istituzioni il valore di cento”. Come dire? Al danno anche la beffa- aggiunge la Sen .Fiammetta Modena.

Come se ne esce? “Semplice – risponde la senatrice di Forza Italia- spiegando al presidente Conte che continua a dettare legge da solo e a decidere sulla testa degli italiani che il Paese ha urgente bisogno di un riequilibrio sociale, partendo proprio dal tema dei fitti e degli sfratti “.

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