Sardine, Santori: “Non ci sostituiamo alla politica. Ecco 6 nostre proposte”

Agenpress. Le Sardine non vogliono sostituirsi alla politica né a chi fa “lotta dal basso”. Mattia Santori lo ha detto parlando dal palco. Durante il suo intervento ha anche illustrato le “proposte” delle Sardine, di fatto un manifesto anti-Salvini.

“Corriamo un unico rischio – ha spiegato – illudersi che le Sardine siano la soluzione a tutti i mali. Non vogliamo sostituirci a nessun movimento di lotta dal basso né ai politici” ha aggiunto Santori, polemizzando con chi ha parlato di Romano Prodi come vero ispiratore del movimento. Questa è la partecipazione spontanea. Quando la bestia del populismo arriva a fare campagna elettorale nel tuo territorio hai due scelte: stringerti o perderti.

Santori ha elencato “sei proposte“.

Primo punto, pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a fare politica, invece di fare campagna elettorale permanentemente”.

Secondo punto, “pretendiamo che chiunque ricopre la carica di ministro comunichi solamente sui canali istituzionali”.

Terzo punto, pretendiamo trasparenza nell’uso che la politica fa dei social network, sia economica, sia comunicativa”.

Quarto punto, più difficile: pretendiamo che il mondo dell’informazione protegga, difenda e si avvicini alla verità e traduca tutto questo sforzo in messaggi fedeli ai fatti”.

Il quinto punto è che “la violenza venga esclusa da toni e dai contenuti della politica in ogni sua forma, e aggiungerei: è il momento che la violenza verbale venga equiparata a quella fisica”.

Ultimo punto “chiediamo di ripensare il decreto sicurezza. C’è bisogno di leggi che non mettano al centro la paura”.

Ha concluso Santori: “Noi nelle istituzioni vogliamo crederci e ci auguriamo che con il nostro contributo di cittadini la politica possa migliorarsi. Politica è partecipazione, oggi state facendo politica”.

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