Nessuna rissa nel carcere di Prato il 9 ottobre. La Direzione: ecco come si sono svolti i fatti

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Agenpress. Con riferimento ai fatti accaduti il 9 ottobre 2019 nella Casa circondariale di Prato e che hanno coinvolto i detenuti in un episodio di aggressione al personale di Polizia Penitenziaria che vi prestano servizio, si puntualizza che i fatti narrati da alcune testate online e cartacee non sono del tutto rispondenti alla realtà dei fatti ma riportano notizie palesemente infondate.

A questo proposito, si precisa che, come comunicato dalla Direzione del carcere, nessuna rissa o agguato si è verificato all’interno dell’istituto. Si è trattato in realtà di atti di turbativa provocati da due detenuti nordafricani, in evidente stato di alterazione per l’assunzione di bevande alcoliche prodotte di nascosto nelle stanze di pernottamento. La sera del 9 ottobre i due si sono rifiutati di rientrare in cella al termine del tempo della “socialità” e, mentre il primo dopo essersi tolto i vestiti, si procurava lievi lesioni con una lametta, che usava anche per minacciare il personale di Polizia Penitenziaria, il secondo arrecava danni alle finestre nel corridoio, allo sportello del quadro elettrico e quindi lanciava un fornello a gas contro un sovrintendente che, per parare il colpo, riportava un trauma contusivo, con prognosi di 7 giorni. Un secondo agente, spintonato, cadeva a terra, riportando varie contusioni (ginocchio e zigomo), giudicate guaribili in 8 giorni.

La direzione dell’istituto sottolinea anche l’aiuto portato da alcuni detenuti al personale di Polizia penitenziaria nel tentativo di contenere i due rissosi.

La situazione è stata riportata alla normalità in breve tempo e i detenuti responsabili sono stati collocati in isolamento. Successivamente ne è stato chiesto il trasferimento ad altra sede.

Questa Amministrazione ha già chiesto alle testate che hanno riportato notizie infondate, di provvedere tempestivamente alla rettifica, come previsto dall’articolo 8 della legge 47/1948 e dall’articolo 2 della legge 69/1963.

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