Bollini Rosa agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione prevenzione e cura delle patologie dell’universo femminile

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Agenpress. Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, ha assegnato i Bollini Rosa 2020-2021 agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile.
Rispetto al biennio precedente gli ospedali premiati sono aumentati, passando da 306 a 335. Oltre a una crescita numerica, assistiamo a un miglioramento qualitativo: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre bollini, sono infatti passati da 71 dello scorso Bando a 96di questa edizione. 167 strutture hanno conquistato due bollini e 72 un bollino.

Una particolare attenzione è rivolta quest’anno al tema della depressione, che riguarda 3 milioni di persone in Italia, di cui più di 2 milioni sono donne.
Per questo sono state assegnate delle“menzioni speciali” a 10 ospedali con i Bollini Rosa che si distinguono per l’impegno sul tema della “depressione in un’ottica di genere”. Fondazione Onda segnala anche 3 ospedali virtuosi ubicati nel Sud Italia (il C.R.O.B. di Rionero in Vulture, il Neuromed di Pozzilli e il Rodolico di Catania) che hanno ottenuto il massimo riconoscimento nella candidatura, migliorando rispetto al Bando precedente, come esempi di buone pratiche clinico-assistenziali e importanti punti di riferimento sul territorio regionale,nello specifico per le patologie neurologiche e oncologiche.

La Regione Lazio si piazza al terzo posto tra le regioni che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne. Con 65 Bollini Rosa l’amministrazione regionale sale sul podio delle regioni più virtuose dietro Lombardia e Veneto nella classifica stilata dalla Fondazione Onda – Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere per il biennio 2020-2021. “Una Regione dalla parte delle donne e un risultato straordinario – ha detto l’assessore alla sanità e integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato – i Bollini Rosa sono un riconoscimento importante del lavoro svolto da questa Amministrazione per la prevenzione e la promozione della salute della donna. Abbiamo deciso di inserire nella nostra offerta sanitaria percorsi di cura dedicati alle donne e recentemente abbiamo istituito presso palazzo Baleani il Centro avanzato per la tutela della salute della donna, un centro di riferimento regionale per la tutela della salute della donna con funzioni di diagnosi e presa in carico delle donne con sospetta patologia tumorale.

“La 9° edizione dei Bollini Rosa, che ha visto la partecipazione di 344 ospedali italiani e il patrocinio di 24 società scientifiche – afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda – rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere riconoscendo l’importanza della sua promozione attraverso servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche. Qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, elementi indispensabili per assicurare uniformità di accesso alle prestazioni, sono evidenziate dagli ospedali con i Bollini Rosa che vengono valutati e premiati mettendo in luce le specialità di maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, i servizi e i percorsi dedicati nonché l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne. I 335 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari e per la popolazion e l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”..

Tra i criteri di valutazione utilizzati per  l’assegnazione dei Bollini Rosa  c’è la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili o trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, percorsi diagnostico-terapeuticie servizi clinico assistenziali focalizzati sulle caratteristiche psico-fisiche della paziente e infine l’esistenza di servizi relativi all’accoglienza e alla degenza della donna (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale).

A partire dal 7 gennaio 2020 sul sito www.bollinirosa.it sarà possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per Regione, con l’elenco dei servizi valutati.
“Onda dal 2007 attribuisce i Bollini Rosa agli ospedali italiani ‘vicini alle donne’ che offrono percorsi diagnostico-terapeutici e servizi dedicati alle patologie femminili di maggior livello clinico ed epidemiologico riservando particolare cura alla centralità della paziente – spiega Giacomo Bazzoni, Presidente Facente Funzione Agenas. L’assegnazione dei Bollini Rosa avviene sulla base della valutazione dei servizi offerti dai reparti che curano le principali patologie femminili. Come Presidente AGENAS e per il ruolo che ricopro è un’iniziativa che reputo di grande importanza. La salute della donna, le sue peculiarità e il differente approccio necessario nella ricerca, ma anche nella cura, sono delle priorità. Onda da anni rappresenta una realtà importante nel nostro Paese e, grazie al suo impegno quotidiano, ha contribuito notevolmente alla sensibilizzazione e alla prevenzione a tuteladella salute”.

“Con la recente pubblicazione del piano sulla medicina di genere, in recepimento della legge 3/18, a livello nazionale si è di fatto riconosciuto anche il lavoro costante fatto in questi anni da Onda – dice Flori Degrassi, Direttore Generale ASL Roma 2 –  Come sostengo da un po’ di tempo, il percorso di “accreditamento” dei bollini rosa ha sensibilizzato le direzioni aziendali e, ancora più importante, gli operatori, su un tema: quello della differenza dei generi in tutto il percorso di malattia dalla sotto-diagnosi alla terapia sia farmacologica che strumentale. L’assegnazione dei nuovi bollini è un ulteriore passo avanti per aumentare la consapevolezza nei confronti di questo sensibile problema di salute pubblica”.Il 2 dicembre scorso l’attenzione alla salute della donna testimoniata dai Bollini Rosa ha raggiunto una nuova dimensione, con la nascita del primo ospedale “rosa” in Italia.

“Il primo ospedale italiano della donna, la Macedonio Melloni -aggiunge Giuseppe De Filippis, Direttore sanitario dell’ASST Fatebenefratelli Sacco – vuole essere la risposta di una struttura sanitaria lombarda tradizionalmente dedicata all’ostetricia/ginecologia ai bisogni di salute delle donne in tutte le fasce di età. Un modello organizzativo innovativo che attua percorsi specifici dove ricerca, clinica, formazione e comunicazione trovano la loro sintesi”.

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