Rifondazione Comunista: governo senza Salvini ma agisce come Salvini contro migranti

Agenpress. Al Viminale è cambiato l’inquilino ma non le politiche. Ha ragione Filippo Miraglia dell’Arci a condannare con durezza la circolare emanata il 20 dicembre scorso dal Servizio centrale SIPROIM (ex SPRAR), in cui – in applicazione dei cosiddetti decreti sicurezza, si dispone che dal 1 gennaio 2020 chi è nei progetti di questo tipo (gestiti dai Comuni) ed è titolare solo di protezione umanitaria, dovrà andarsene.

Dove? Nei centri gestiti delle prefetture (CAS) in gran parte chiusi perché i bandi per la loro apertura, con offerte al ribasso, sono andati deserti? O più probabilmente per strada e questo vale nel gelido inverno, anche per nuclei familiari con minori. Il tutto senza tenere conto di una recente sentenza della Corte di Cassazione che non permette a tali decreti di avere valore retroattivo. Alla fine si uccide anche ciò che resta dello Stato di diritto, mettendo in strada migliaia di persone e contemporaneamente trovando le risorse per rinchiuderne altri in “galere etniche” (i CPR).

A chi giustamente scende in piazza contro l’odio fascioleghista Rifondazione Comunista propone di unire le forze per contrastare una barbarie che non ha trovato discontinuità. La barbarie delle politiche contro migranti rimane tale anche se chi sta al governo non fa comizi xenofobi come Salvini e Meloni.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale PRC-S.E.

Stefano Galieni, Resp. Immigrazione PRC-S.E.

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