Agenpress. Ho seguito con attenzione le parole pronunciate dal Presidente Mattarella nel corso del tradizionale messaggio di fine anno. I richiami all’Italia “dell’altruismo e del dovere” e alla cultura della responsabilità, come pure l’invito a lavorare per migliorare la coesione sociale sono indicazioni che dobbiamo tutti porre a fondamento della nostra azione quotidiana.
Progettare una società accogliente per le future generazioni, contrastare i cambiamenti climatici, rendere più stabili i rapporti di lavoro, colmare il divario tra Nord e Sud sono le basi su cui costruire oggi la comunità nazionale di domani.
Nel suo discorso, il Presidente Mattarella ha tracciato la rotta per lavorare tutti insieme per consegnare un Paese migliore ai nostri figli. Il suo discorso ripone fiducia nell’Italia e nelle sue meravigliose energie: nei nostri giovani, nella creatività che ci rende grandi in tutto il mondo, nel senso civico e di profonda solidarietà che è proprio della nostra tradizione.
Questa è l’immagine migliore dell’Italia: cittadini che fanno squadra, che uniscono forze, entusiasmo ed energie per l’amor patrio. Donne e uomini che vogliono un Paese all’altezza della propria Storia, donne e uomini che lavorano per un Paese più equo, più coeso, più sostenibile: un Paese migliore.
È un compito impegnativo, ma è un compito alla nostra portata. L’importante è che ciascuno di noi, nell’ambito del proprio ruolo, della propria competenza, in base alla rispettiva responsabilità, si impegni in questa direzione e non perda di vista questa finalità.