Agenpress – “Sono appena atterrati 30 tra medici e infermieri” arrivati dall’Ucraina: “Si tratta soprattutto di anestesisti e specializzati in terapia intensiva”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in una diretta Facebook dall’aeroporto militare di Pratica di Mare dove è andato ad accogliere il primo volo da Kiev.
“Senza questi aiuti non ce la faremmo”, ha aggiunto Di Maio spiegando che la Farnesina e tutti i diplomatici italiani nel mondo, “dopo le mascherine, si stanno ora concentrando su medici e infermieri” che potrebbero arrivare in Italia per aiutare i sanitari italiani nella lotta al coronavirus.
Luigi Di Maio ha poi accolto a Pratica di Mare due voli di aiuti inviati dall’Egitto, su cui era a bordo anche la ministra della Sanità egiziana. “Sono tutte merci che ci sono state donate dal governo egiziano”, ha precisato il ministro in una diretta Facebook. Sugli aiuti spicca la scritta “dal popolo egiziano al popolo italiano”.
“E’ una giornata di solidarietà importante”, ha detto il ministro, dopo aver accolto il volo dall’Ucraina e i due dall’Egitto, sottolineando che senza gli aiuti arrivati dall’estero “non ce l’avremmo mai fatta”.
“Senza questi aiuti, in questi momento non è possibile gestire internamente in Italia il fabbisogno di mascherine che abbiamo ogni giorno”, ha proseguito Di Maio, precisando che “abbiamo bisogno di quasi 3 milioni di mascherine al giorno e la produzione interna non consente di raggiungerne neanche la metà”.
“Abbiamo avuto aiuti e abbiamo anche avuto bisogno di comprare all’estero – ha proseguito – e se abbiamo potuto comprare all’estero con contratti al prezzo di mercato è stato grazie al fatto che abbiamo potuto avere dai governi dove siamo andati a comprare anche la possibilità di esportare i prodotti che acquistavamo”. A chi fa polemica per gli acquisti all’estero, il ministro ha detto: “Senza acquisti dall’estero sarebbe impossibile fronteggiare un fabbisogno che arriva a oltre 100 milioni di mascherine al mese”.