Coronavirus. Macron ammette “le falle e gli errori” e chiude tutto fino all’11 maggio

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Agenpress – “L’epidemia comincia a rallentare”, ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, riconoscendo delle “falle” nel sistema e degli “errori” di cui bisognerà “trarre tutte le conseguenze a tempo debito”.

Ci sono state “delle carenze come in tutti i Paesi del mondo: non abbiamo avuto abbastanza camici, guanti, gel, non abbiamo potuto distribuire altrettante maschere di quanto avessimo voluto”.  “L’epidemia comincia a rallentare. I risultati ci sono. Gli ingressi in rianimazione diminuiscono. La speranza rinasce”.

La Francia non era “evidentemente abbastanza preparata” per rispondere al coronavirus, ha aggiunto. Le misure di “più rigido” confinamento contro il coronavirus continueranno fino a lunedì 11 maggio, inizio “l’inizio di una nuova tappa”, una tappa “progressiva”, visto che “l’obiettivo principale resta la salute di tutti i francesi”.

“A partire dall’11 maggio  riapriremo progressivamente asili, scuole università”. Il leader francese ha detto di essere consapevole della portata dello “sforzo” richiesto ai concittadini ma è “l’unico modo” per contrastare il virus.”Finiremo per vincere ma abbiamo ancora diversi mesi da vivere assieme al virus”.

“Per quanto mi riguarda cercherò di portare in Europa la nostra voce affinché ci sia più unità e più solidarietà”,  ha detto ancora aggiungendo che le “prime decisioni” al livello Ue “sono andate nella giusta direzione, e abbiamo molto spinto per questo, che si tratti della Banca Centrale europea, della Commissione europea o dei governi. Ma siamo ad un momento di verità che impone più ambizione e audacia. E’ un momento di rifondazione”.

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