Agenpress – Per far fronte al disastro economico causato dal coronavirus il governo si starebbe apprestando, secondo quanto si apprende da più fonti, a chiedere al Parlamento uno scostamento dagli obiettivi di deficit fino a 55 miliardi. In questo modo l’indebitamento complessivo per il 2020 salirebbe di qualche decimale oltre il 10%.
Con il Documento di economia e finanza, il governo dovrebbe ufficializzare la scelta di togliere le clausole di salvaguardia sull’Iva dal 2021. L’idea è quella di assorbire e quindi annullare una volta per tutte la clausola, anche per dare un segnale – spiegano fonti dei diversi partiti della maggioranza – di stabilità dei conti pubblici rispetto ai mercati finanziari.
Nell’intesa raggiunta nella notte al Mef, in una riunione andata avanti fino all’1.30, a quanto si apprende, il Pil è stato fissato a -8%, il deficit raggiunge un tetto di +10,4% (Il governo si starebbe apprestando a chiedere al Parlamento uno scostamento dagli obiettivi di deficit fino a 55 miliardi, a cui vanno aggiunti i 30 miliardi per le garanzie statali sui prestiti alle imprese) e il rapporto debito/Pil sale fino al 155%.
Nel Def, stando sempre all’accordo raggiunto nella notte, il governo metterà poi nero su bianco lo stop alle clausole di salvaguardia dell’Iva, che per il prossimo anno avrebbero pesato sui conti pubblici per 20,1 miliardi. Questi i numeri che dovrebbero essere oggetto, nelle prossime ore, di un confronto tra il premier Giuseppe Conte, il ministro Roberto Gualtieri e i capi delegazione delle forze di maggioranza. Incontro che dovrebbe tenersi prima del Cdm. L’idea è quella di assorbire e quindi annullare una volta per tutte la clausola, anche per dare un segnale – spiegano fonti dei diversi partiti della maggioranza – di stabilità dei conti pubblici rispetto ai mercati finanziari.
Dieci miliardi destinati alle imprese – la platea dovrebbe essere quella delle piccole Srl sotto i dieci dipendenti – e 13 miliardi destinati agli ammortizzatori. Sarebbero queste, secondo diverse fonti di governo, alcune delle priorità stabilite del decreto aprile in vista del quale, nelle prossime ore, il governo darà via libera ad un nuovo scostamento di bilancio. Nel provvedimento si dovrebbero destinare ulteriori 12 miliardi per anticipare alle imprese creditrici i pagamenti della Pa.