Catanzaro. Ecco come la giustizia riparte. Intervista al presidente del Coa, Talerico: “Dopo anni finalmente useremo l’ala del nuovo Tribunale”

Agenpress – A Catanzaro la macchina della giustizia si rimette in moto. E, dopo anni di fermo, arriva anche il via libero all’uso dell’ala del nuovo Palazzo di Giustizia, autorizzato dal presidente della Corte d’appello di Catanzaro, Domenico Intracaso, con un provvedimento che rientra tra quelli assunti al fine di ripartire in piena sicurezza, con decorrenza 12 maggio/30 giugno 2020, salvo ulteriori proroghe.

Per le udienze civili la modalità di trattazione maggioritaria che verrà adottata sarà quella del processo cartolare (scambio di note senza necessità di andare in udienza), mentre l’udienza da remoto sarà occasionale. Per le udienze penali, invece, la regola sarà la trattazione ordinaria in aula, e, fermo restando il criterio della celebrazione dei processi con detenuti, verranno altresì chiamati in aula anche gli altri processi, con alcune limitazioni. Ad illustrare meglio ogni singolo provvedimento è il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, Antonello Talerico.

Presidente Talerico, la giustizia è pronta a ripartire. Nei provvedimenti assunti sembra che nulla sta stato lasciato al caso. Vi sentite sicuri?

“Si, è vero. I provvedimenti assunti sono tanti e il più importante riguarda l’ala del nuovo Palazzo di Giustizia, il cui utilizzo, dopo anni di stallo, è stato finalmente autorizzato dal Presidente della Corte di Appello di Catanzaro, così come era stato anche sollecitato, in sede di conferenza permanente distrettuale, dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, che aveva evidenziato “le difficoltà oggettive per la ripresa delle udienze per la necessità di consentire il distanziamento sociale anche e specialmente in Tribunale”. Esigenza, questa, che ha portato anche alla sottoscrizione, tra il Tribunale di Catanzaro (presenti Presidente del Tribunale f.f. Dott. Giuseppe Valea ed i Presidenti delle Sezioni Civili Dott. Antonio Giglio e Dott.ssa Maria Concetta Belcastro) e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, del primo protocollo per la disciplinare dello svolgimento delle udienze civili, frutto del lavoro e della grande collaborazione tra magistratura e avvocatura locale”.

Nello specifico, in materia civile quali provvedimenti sono stati adottati per contenere gli enormi prevedibili disagi?

“Tante le soluzioni individuate, a cominciare dal c.d. processo “cartolare”, che vede i difensori depositare in via telematica, nel termine assegnato, note scritte, contenenti le sole istanze e conclusioni, ciò con riferimento ad una determinata tipologia di giudizi (ad es.: inibitoria; istanza ex art. 348-bis c.p.c; istanza di ammissione delle prove richieste con le memorie ex art. 183, comma 6, c.p.c; precisazione delle conclusioni; ecc.)”.

E nella fase processuale successiva come si farà?

“Si ricorrerà al processo in remoto rispetto a quelle udienze civili che richiedono la sola presenza delle parti e dei loro difensori. In questo caso, prima dell’udienza il giudice emetterà un decreto che farà comunicare dalla cancelleria con congruo preavviso ai procuratori delle parti con indicazione di giorno, ora e modalità di collegamento”.

In tutti i processi sarà possibile ricorrere al processo cartolare o da remoto?

“Diciamo che, laddove non fosse possibile adottare la soluzione del processo cartolare o quella da remoto, si dovrà procedere, eccezionalmente, alla celebrazione dei processi in udienza (ad es. per acquisire prove orali nei procedimenti cautelari di particolare urgenza, come quelli aventi ad oggetto motivi di salute). Per i giudizi di separazione consensuale tra coniugi è stato previsto che le parti depositeranno telematicamente una dichiarazione sottoscritta dai coniugi di conferma della volontà di non riconciliarsi e la rinuncia alla comparizione all’udienza, che sarà perciò meramente “virtuale”. Nel mentre per le udienze presidenziali di separazione giudiziale e di divorzio contenzioso la scelta preferenziale sarà quella dell’udienza ordinaria in Tribunale”.

Nel settore penale?

“Ieri è stato anche discusso e definito il protocollo per le udienze penali (sezione dibattimento e sezione gip-gup), che verrà sottoscritto domani dal Tribunale (Presidente Giuseppe Valea e dai Presidenti di Sezione Dott. Alessandro Bravin e Dott. Antonio Battaglia), dalla Procura della Repubblica (Dott. Nicola Gratteri), Dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro (Presidente Avv. Antonello Talerico) e dalla Camera Penale (Presidente Avv. Ermenegildo Massimo Scuteri). Per i giudizi della Sezione dibattimentaleTribunale Collegiale è stata prevista la trattazione dei processi con detenuti e le conclusioni degli imputati liberi, al pari per i processi di competenza del giudice monocratico verranno trattati solo quelli dove gli imputati sono detenuti e quelli che vengono per le conclusioni delle parti. La sezione Gip-Gup tratterà anch’essa i processi con detenuti – limitando la trattazione ai processi con non più di cinque imputati, per la necessità di non creare assembramenti –, oltre alle udienze preliminari e le discussioni per rito abbreviato (verranno rinviate le altre camerali: opposizione a richiesta di archiviazione, incidente di esecuzione, etc..). Sempre nel penale, tutti gli altri processi verranno rinviati e rimarrà come modalità di trattazione quella ordinaria del processo in aula, salvo che per alcuni giudizi, ove potrà essere celebrato il processo da remoto su richiesta dei difensori (direttissima e convalida di arresto)”.

Le cancellerie come funzioneranno?

“Nel penale per il deposito degli atti (atti di appello, opposizione a decreto penale di condanna e, altri atti di impugnazione) o per prenotare lo studio dei fascicoli ed il ritiro di copie, verrà previsto il deposito presso un Front Office che verrà allestito nell’atrio del Tribunale. Nel mentre si potrà inoltrare a mezzo pec le istanze di ammissione e liquidazione del gratuito patrocinio, al pari delle liste testi e delle altre istanze da decidersi in camera di consiglio. Anche per il civile potrebbe essere allestito un front office per il compimento di alcune attività non possibili a mezzo del pct”.

Si è pensato anche ai processi davanti al Giudice di Pace?

“Certo. Giovedi 30 aprile, insieme al Presidente del Tribunale di Catanzaro e al Responsabile dell’Ufficio del Gdp ci incontreremo per discutere sul protocollo da adottare per far ripartire anche le udienze civili pendenti dinnanzi al Giudice di Pace di Catanzaro”. In settimana, inoltre, incontrerò il Presidente della Corte di Appello, Domenico introcaso, i Presidenti delle Sezioni civili e penali della Corte e il Procuratore Generale di Catanzaro, Beniamino Calabrese, per definire le modalità di trattazione delle udienze”.

Presidente, pensa che per gli avvocati sarà un rientro sereno?

“Di certo il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro non ha trascurato alcun aspetto in tal senso. Abbiamo già sottoscritto alcune convenzioni per consentire l’acquisto ai propri iscritti dei dispositivi di protezione individuale e per sottoporsi ad esami radiodiagnostici e, in settimana, verrà sottoscritta una convenzione per eseguire test sierologici per la ricerca degli anticorpi covid. Entrambe le convenzioni verranno pubblicate sul sito del COA alla rubrica “convenzioni-covid”. E anche la completa lettura dei protocolli delle udienze civili e penali sarà possibile sul sito del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro (www.ordineavvocati.cz.it )”.

Di STEFANIA PAPALEO (DIRETTORE EDITORIALE LA NUOVA CALABRIA)

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