AgenPress – “Non mi prenderanno mai, sono un carabiniere”, diceva agli amici, Giuseppe Montella, il 37enne capo della banda di carabinieri della caserma di Piacenza finita in carcere per reati che vanno dallo spaccio all’estorsione, amava il lusso anche se aveva uno reddito non compatibile con il suo stile di vita. Oltre ad avere 23 conti correnti, Montella negli anni ha cambiato undici auto, di cui quattro Bmw, una Porsche Cayenne, due Mercedes e 16 moto, vantandosi sui social.
Per i magistrati è un uomo che “non mostra paura di nulla ed è dotato di un carattere particolarmente incline a prendere parte ad azioni pericolose e violente”. A difenderlo la famiglia. “Mio figlio mi ha detto che gli amici avevano vinto al Superenalotto. E’ stato tutto ingigantito”, spiega la madre. “E’ un bravo ragazzo preso di mira, si stava anche laureando in giurisprudenza”.
Ai domiciliari è finita anche Maria Luisa Cattaneo, la compagna di Montella. E’ accusata di spaccio e di aver collaborato col militare anche nelle fasi di approvvigionamento della droga. La donna, intercettata, parla di soldi e di droga.