Elezioni. Scandalo sui candidati della lista animalista. E’ bufera sui social. PAE. “Non siamo noi”

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AgenPress – La bufera afferente ad una lista animalista non trova fine. All’indomani dello scandalo relativo ad un candidato in Campania, risultato essere manager di una industria conciaria, oltretutto di proprietà familiare, nel campo di borse di lusso di vera pelle e tutt’ora in lista, , si sovrappone un ulteriore scandalo. In Puglia è stata riscontrata la presenza di un candidato che si è adoperato nel promuovere ed organizzare due raccolte fondi,  una per la AIL ed una per la struttura ospedaliera Anna Meyer, partner di Telethon, che in modo diretto ed indiretto praticano la sperimentazione animale.

A seguito di questi scandali continuiamo a ricevere messaggi e telefonate di contestazione ed aspra critica da parte di numerosi cittadini che ci accusano di avere candidato questi due soggetti di cui però noi siamo totalmente estranei. Ma è bufera sui social. Ci corre l’obbligo di specificare nuovamente che il soggetto politico animalista che concorrerà alle prossime elezioni regionali non è il Partito Animalista Europeo. Oltre a ciò, rassicuro i nostri sostenitori che per noi è inammissibile ed impensabile candidare un industriale del pellame ed un pro-vivisezione nelle nostre liste e mai lo faremo.  L’equivoco è derivato dall’utilizzo del medesimo logo “Partito Animalista” adottato per le elezioni Europee 2019 con il quale il PAE ha concorso unitamente al PAI, ciò ha ingenerato perplessità e confusione su molti nostri sostenitori. Servirsi di tale logo indicando che è stato il decimo partito italiano alle ultime Europee con bel 160.000 preferenze, omettendo, però, di specificare che in questa tornata elettorale non sarebbe stato presente il PAE è fuorviante, evidente l’intento di fare incetta di voti provenienti dal nostro bacino elettorale”.– dichiara il Presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli.

“Nessun compromesso, mai baratteremo la vita degli animali per una poltrona, sarebbe contro i nostri principi e valori statutari e di chi difende tutti gli animali ” – conclude il Capo segreteria nazionale, Enrico Rizzi.

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