Klaus Davi: “Far pagare la Tari con Reggio Calabria invasa dall’immondizia sembra pizzo”

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AgenPress. «Premesso che le tasse vanno pagate e lo stesso vale per la contestatissima Tari, ci vuole coraggio a mandare in giro casa per casa i bollettini da 800 euro recapitati in queste ore ai cittadini benché la città sia ancora costellata di rifiuti.

In campagna elettorale il sindaco aveva detto che avrebbe risolto il problema; ma siamo da capo. Il rischio di questo tipo di tasse – che sono effettivamente irrinunciabili per erogare servizi – è che vengano percepite come una forma di pizzo legale perché a fronte del salatissimo pagamento molti cittadini non ne traggono alcun beneficio, anzi. Non solo: l’enorme danno di immagine per la città è palese. Chi ne risponde?

Quindi la proposta è che la tassa venga momentaneamente sospesa o quantomeno rinviata con un provvedimento d’urgenza della Giunta. Un’amministrazione seria dovrebbe prima impegnarsi a pulire la città e poi, di conseguenza, a far pagare il servizio. Ripetiamo: le tasse vanno pagate, e la Tari non fa eccezione, ma un rinvio fino quantomeno al prossimo gennaio – viste le tante promesse fatte e disattese dai vincitori delle elezioni – sarebbe stato auspicabile e un gesto di serietà verso reggine e reggini che si sentono beffati».

Lo ha dichiarato, in una nota, Klaus Davi.

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