M5S. Stati Generali, ok in via eccezionale ad alleanze. Cade “tabù” province, al via i candidati

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AgenPress –  “Trasferire le funzioni oggi attribuite al Capo politico ad un organo collegiale, che combini rapidità ed efficienza nell’azione politica. Attribuire alcune funzioni di indirizzo politico, nonché di convocazione dell’assemblea degli iscritti, ad un organo collegiale ad ampia rappresentatività dei livelli istituzionali, territoriali, anagrafici e di genere”. E’ quanto prevede il documento di sintesi degli Stati Generali, nel punto sulla governance M5S.

“Il M5S nasce come forza alternativa alle altre forze politiche esistenti. In via eccezionale, in relazione ai singoli sistemi elettorali, possono essere autorizzate, prima o dopo le votazioni, specifici accordi con altre forze politiche, prioritariamente con liste civiche. Ciò può avvenire solo sulla base di accordi chiari e percorsi stabiliti di condivisione di programmi, idee e obiettivi, che tenga conto prioritariamente dei livelli territoriali coinvolti ma con un’autorizzazione che avvenga a livello nazionale che tenga conto degli interlocutori e del contenuto degli accordi”, si legge ancora.

“In attesa di una revisione del sistema delle province, prevedere modalità di presentazione di candidature alle elezioni provinciali”.  Il M5s è sempre stato contrario alle province e in passato ne ha proposto in Parlamento l’abolizione e criticato il meccanismo di elezione indiretta. Nel 2014 sul blog delle Stelle si leggeva: “Il M5S continuerà a non presentare le proprie candidature in un organo politico del quale auspica la soppressione. Non cediamo e non ci facciamo lusingare dalla prospettiva di acquisire poltrone o, addirittura, da eventuali vittorie in alcune elezioni provinciali. La coerenza è una virtù che sopravvive solo nelle fila del Movimento 5 Stelle”.

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