AIDS. In Italia calano i casi, ma aumentano i malati over40. Si infettano piĆ¹ i giovani tra 25 e 29 anni

Il Presidente SIMIT Marcello Tavio:”Serve network specialisti, formazione e nuove campagne nelle scuoleā€ Tra le regioni con un numero superiore a un milione e mezzo di abitanti, le incidenze piĆ¹ alte sono state registrate in Lazio, Toscana e Liguria


AgenPress.Ā Ā Si celebra domani, martedƬ 1 dicembre, la 34esima Giornata Mondiale contro lā€™AIDS, una delle malattie con la quale ancora stiamo facendo i conti e che non ha esaurito il tributo di morti ogni anno. Nel mondo si contano circa 36,7 milioni di infettati che hanno contratto il virus dellā€™HIV, oltre 35 milioni invece, le morti a causa dellā€™AIDS.

I NUOVI DATI ITALIANI. CALANO I CASI MA I GIOVANI RESTANO COLPITI ā€“ Secondo i recenti dati dellā€™Istituto Superiore di SanitĆ , nel 2019 in Italia sono state effettuate 2.531 nuove diagnosi di infezione da HIV pari a 4,2 nuovi casi per 100.000 residenti. Lā€™incidenza osservata ĆØ lievemente inferiore allā€™incidenza media osservata tra le nazioni dellā€™Unione Europea (4,7 nuovi casi per 100.000). Dal 2012 si osserva una diminuzione dei casi per tutte le modalitĆ  di trasmissione. Nel 2019, inoltre, la proporzione di nuovi casi attribuibile a trasmissione eterosessuale era 42% (25% maschi e 17% femmine), quella in maschi che fanno sesso con maschi 42% e quella attribuibile a persone che fanno uso di droghe per via iniettiva 6%. Aumenta perĆ² la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente lā€™infezione da HIV (con bassi CD4 o presenza di sintomi): nel 2019 2/3 dei maschi eterosessuali e oltre la metĆ  delle femmine con nuova diagnosi HIV sono stati diagnosticati tardivamente (CD4 < 350 cell/ĀµL).

“Emergono 3 punti chiave – sottolinea BarbaraĀ Suligoi, DirettoreĀ Centro Operativo AIDS ISS –Ā Diminuiscono le nuove diagnosi HIV in Italia, 2500 circa, e l’incidenza maggiore ĆØ tra i giovani tra 25 e 29 anni. Due persone su 3 che si scoprono sieropositive arrivano tardi alla diagnosi con un sistema immunitario giĆ  compromesso. Questo significa che tuttā€™oggi c’ĆØ una bassa percezione del rischio e del pericolo HIV sempre attuale attraverso i rapporti sessuali non protetti. Ecco la necessitĆ  di campagne mirate e l’importanza dell’uso del profilattico e l’effettuazione del test HIV nelle varie forme (test rapidi, strutture sanitarie, lab mobile, farmacie), in pieno anonimato”.

Il Registro Nazionale AIDS nellā€™ultimo anno ha ricevuto 571 segnalazioni di nuovi casi di AIDS, pari a unā€™incidenza di 0,9 nuovi casi per 100.000 residenti. Il 70% dei casi di AIDS segnalati nel 2019 era costituito da persone che non sapevano di essere HIV positive.

LE PROPOSTE DEGLI SPECIALISTI DELLA SIMIT: “UNA NUOVA RETE EFFICACE” ā€“ Si parlerĆ  anche di HIV e AIDS durante il 19esimo congresso nazionale della SIMIT, che si svolgerĆ  in modalitĆ  online dal 13 al 16 dicembre 2020.

ā€œBisogna creare e rafforzare la ā€œreteā€, sia nel senso di nodi che si scambiano velocemente i dati, sia nel senso di giocatori che stanno nella stessa squadra, in modo da mettere in contatto istituzioni, amministrazioni locali, medici di famiglia, specialisti infettivologi, community dei pazienti ā€“ dichiara il Presidente SIMIT, SocietĆ  Italiana Malattie Infettive e Tropicali, Marcello Tavio – In particolareĀ bisogna portare gli infettivologi sul territorioĀ a fianco del Medico di Medicina Generale, in quanto patologie infettive complesse come lā€™AIDS devono continuare a essere gestite collegialmente; lā€™ideale, per queste patologie, ĆØ mettere ospedale e territorio in stretta connessione e cooperazione, perchĆ© le risorse dellā€™uno vengano travasate nellā€™altro, a tutto vantaggio della salute e del benessere della persona; in questo senso un grande contributo potrĆ  derivare dalla telemedicina e lā€™utilizzo delle nuove tecnologie; infine, non si sottolineerĆ  mai abbastanza, in tema di HIV/AIDS, lā€™importanza della lotta allo stigma.

ā€œLe oltre centomila persone che in Italia vivono con HIV in larga maggioranza lavorano, sono socialmente inserite e affrontano la malattia cronica da cui sono affette con coraggio, sopportando lo stigma ingiustificato di cui sono ancora oggettoĀ ā€“ evidenzia il Prof. Massimo Galli, Past President SIMIT ā€“Ā In quasi tutte loro, il trattamento antiretrovirale ha pieno successo. In una minoranza dei casi, tuttavia, il disagio ĆØ ancora del tutto evidente, lā€™emarginazione e la marginalitĆ  pesano, le difficoltĆ  economiche e sociali sono rilevanti, la terapia spesso non ĆØ assunta correttamente e lo stigma pesa in misura ancora maggioreā€.

DIFFERENZE PER GENERE E PER ETAā€™ – Le classi di etĆ  numericamente piĆ¹ rappresentate sono 30-39 anni (27,4% dei casi delle nuove diagnosi di infezione da HIV) con unā€™incidenza di 9,8% nuovi casi per 100.000 residenti, e 40-49 anni. Le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2019 erano maschi nellā€™80% dei casi. Lā€™etĆ  mediana era di 40 anni per i maschi e di 39 anni per le femmine. Lā€™incidenza piĆ¹ alta ĆØ stata osservata tra le persone di 25-29 anni (10,4 nuovi casi ogni 100.000 residenti) e di 30-39 (9,8 nuovi casi ogni 100.000 residenti); in queste fasce di etĆ  lā€™incidenza nei maschi era 4 volte superiore a quelle delle femmine. Nel 2019, la maggior parte delle nuove diagnosi di infezione da HIV era attribuibile a rapporti sessuali non protetti da preservativo, che costituivano lā€™84,5% di tutte le segnalazioni (eterosessuali 42,3%, maschi che fanno sesso con maschi – MSM 42,2%).

Diversamente dagli anni precedenti, in cui erano preponderanti le diagnosi associate a trasmissione eterosessuale, nel 2019, per la prima volta, la quota di nuove diagnosi HIV attribuibili a MSM era pari a quella ascrivibile a rapporti eterosessuali. I casi attribuibili a trasmissione eterosessuale erano costituiti per il 59,6% da maschi e per il 40,4% da femmine. Tra i maschi, il 53% delle nuove diagnosi era rappresentato da MSM. Rispetto al 1999, ĆØ aumentata in modo rilevante la quota di casi di etĆ  ā‰„ 40 anni: per i maschi dal 35,9% nel 1998 al 74,2% nel 2019 e per le femmine dal 26,0% nel 1998 al 68,5% nel 2019.

I DATI REGIONALI – Tra le regioni con un numero superiore a un milione e mezzo di abitanti, le incidenze piĆ¹ alte sono state registrate in Lazio, Toscana e Liguria. Le Regioni che hanno un numero di casi residenti maggiore rispetto ai casi segnalati hanno ā€œesportatoā€ casi in termini assistenziali e sono state nel 2019: Piemonte, Umbria, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. In particolare, le Regioni con la proporzione piĆ¹ alta di casi esportati sono state la Calabria (50%) e la Basilicata (25%). Le Regioni che presentano piĆ¹ casi segnalati rispetto ai casi residenti hanno ā€œimportatoā€ casi da altre Regioni; nel 2019 sono state: Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio. In particolar modo, dal Friuli Venezia Giulia ĆØ stato importato il 23% di casi residenti in altre Regioni, dalla Lombardia e dallā€™Emilia-Romagna il 10% e, infine, dalla Toscana e dal Lazio il 9%.

RICERCA: PRONTA PER IL 2021 LA RIVOLUZIONE DEI FARMACI LONG ACTING – ā€œGli studi HPTN83 e HTPN84 sono tra i piĆ¹ rilevanti dellā€™ultimo periodoĀ ā€“ ha sottolineato la Prof.ssa Antonella Castagnaā€“Lā€™introduzione di un farmacoĀ longĀ actingĀ somministrato per via intramuscolare ogni 8 settimane ha portato a una significativa riduzione delle nuove infezioni di HIV. Si sta muovendo anche la strada dei vaccini, ma resta molto complessa, per diverse ragioni tra cui la variabilitĆ  del virus e la mancanza di modelli utili nella dimostrazione dellā€™efficacia. Vi ĆØ innovazione anche nelle strategie terapeutiche: a fianco della triplice terapia nella sua attuale formula standard, adesso abbiamo la possibilitĆ  di proporre ai pazienti una terapia con due farmaci: una grande conquista nella gestione a lungo termine del paziente. In questo scenario si colloca il parere preliminare positivo di EMA sullā€™ autorizzazione in commercio dellā€™associazione rilpivirina+cabotegravir, 6 iniezioni intramuscolari lā€™anno nella terapia di semplificazione, una rivoluzione e una sfida che gestiremo nel 2021ā€.

UNA TAVOLA ROTONDA PER FARE IL PUNTO SULLā€™AIDS E LANCIARE LA NUOVA “RETE” ā€“ Si svolgerĆ  venerdƬ 18 dicembre, in modalitĆ  online, dalle ore 10:00 alle ore 11:30 la conferenza-incontro “Report HIV in Italia: quale educazione, quale futuro”, promosso da SIMIT ed organizzato da Aristea International, con il contributo non condizionato di Gilead Sciences. La Tavola Rotonda tratterĆ  il tema dei nuovi dati diffusi dal Ministero e ISS sullā€™HIV in Italia analizzati anche su base regionale con la partecipazione di rappresentanti del mondo scientifico e culturale per garantire una visione anche sociale del tema trattato.

E INTANTO IL LAB-MOBILE GIRA L’ITALIA PER GLI SCREENING GRATUITI PER HIV E HCV – Prosegue a Roma anche nel prossimo weekend il tour del Lab Mobile per gli screening di HIV ed Epatite C della campagna ā€œInsieme contro lā€™AIDS e lā€™Epatiteā€, partito dalla sede nazionale della SIMG, SocietĆ  di Medicina Generale e delle Cure Primarie. Le prossime cittĆ  prossimamente raggiunte saranno, salvo nuove disposizioni in chiave anti pandemia, Bologna il 14 dicembre, Padova il 15 e il 16, Venezia il 17. Lā€™iniziativa, con il contributo non condizionato di Gilead Sciences, ĆØ promossa dalle societĆ  scientifiche SIMG ā€“ SocietĆ  Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie con il patrocinio anche della SIMIT ā€“ SocietĆ  Italiana di Malattie Infettive e Tropicali e dellā€™AISF ā€“ Ass. Italiana per lo Studio del Fegato e di Fondazione The Bridge, questā€™ultima anche responsabile del progetto Fast Track City, per promuovere nelle cittĆ  italiane che vi aderiscono una maggiore consapevolezza e formazione sulla questione HIV. Il Pontificio Consiglio per l’evangelizzazione, la Caritas e i volontari del Cuamm hanno fornito logistica e un importante aiuto nella sensibilizzazione del tema nelle parrocchie.

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