Agenpress. Mi hanno detto: “Forse è meglio se questo fine settimana rimani a Roma, bisogna attendere gli sviluppi della politica”.
Perché sarei dovuto rimanere a Roma, quando da ministro degli Esteri avevo programmato una missione molto importante in Giordania e in Arabia Saudita che permetterà alle imprese italiane di avere nuove opportunità economiche e di lavoro?
A me interessa dare certezze agli italiani per uscire dalla pandemia, non discutere o fare polemica. Il Paese non può e non deve restare fermo. I politici sono pagati per lavorare, non per litigare.
Ogni ministro, ogni membro di governo, ogni parlamentare è chiamato a dare il massimo, sempre. Le trame di palazzo, i giochini, non dovrebbero nemmeno sfiorarci.
Parliamo di cose concrete. Vanno approvati subito ristori per autonomi, imprenditori, commercianti e tutti quelli che hanno avuto un notevole calo del fatturato a causa del covid.
Siamo intervenuti in maniera decisa con gli aiuti a favore di chi ha subito le restrizioni per la pandemia, ma adesso dobbiamo andare oltre, dobbiamo aiutare tutti. E lo dobbiamo fare con il prossimo scostamento di bilancio.
Una cosa è certa: la crisi economica non aspetta la politica. Chi governa deve dettare i tempi della ripresa, dunque nelle prossime ore chiudiamo il Recovery e consegniamolo al Parlamento, mettiamoci al lavoro sui progetti di rilancio del Paese. Non perdiamoci in chiacchiere.
Lo comunica in una nota Luigi Di Maio.