AgenPress – La missione era attesa già a metà della scorsa settimana, ma da Pechino a sorpresa non arrivò il via libera, malgrado alcuni esperti fossero in viaggio o addirittura già arrivati in Cina, al punto che il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, lanciò una rarissima critica, dicendosi “molto deluso” per l’evoluzione degli eventi.
La Commissione sanitaria nazionale di Pechino ha riferito che il team di esperti dell’Oms sarà in Cina da giovedì 14 gennaio, al fine di accertare le origini del Covid-19. .
La Commissione sanitaria nazionale ha in una nota spiegato che il team internazionale di 10 esperti “condurrà ricerche congiunte in cooperazione sulle origini del Covid-19 insieme agli scienziati cinesi”.
Il ministero degli Esteri, in risposta, disse che i ritardi dell’operazione non erano “solo una questione di visti”. I colloqui, affermò la portavoce Hua Chunying, stavano continuando “sulla data specifica e sull’organizzazione specifica della visita del gruppo di esperti”.
La questione della ricerca dell’origine “è incredibilmente complicata”, aggiunse Hua, notando che “per garantire che il lavoro del team di esperti internazionali in Cina si svolga senza intoppi, dobbiamo eseguire le procedure necessarie e prendere accordi pertinenti”. Sabato il numero due della Commissione sanitaria nazionale, Zeng Yixin, ha ribadito la piena collaborazione di Pechino, assicurando la disponibilità a ospitare il team di esperti, affermando in una conferenza stampa che le parti stavano definendo gli ultimi dettagli e precisando di aver avuto “ben quattro incontri” sul tema in collegamento video.