Covid: Coldiretti scrive a Conte, crack stalle da 1,7 mld

AgenPress. L’emergenza Covid è costata sino ad oggi alle stalle italiane 1,7 miliardi di euro tra il blocco delle vendite, con la chiusura del canale della ristorazione, le fake news e il crollo dei prezzi, mettendo a rischio la sopravvivenza della Fattoria Italia.

E’ l’allarme lanciato dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini che ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha assunto l’interim di Ministro delle politiche agricole, chiedendo un intervento immediato per dare garanzie alle imprese e salvaguardare una filiera che è strategica e centrale per tutto il sistema agroalimentare nazionale.

Le misure di contenimento e la chiusura parziale o totale del canale della ristorazione e dell’Horeca – scrive Prandini – stanno penalizzando tutto il settore agroalimentare, che in quelle attività vede lo sbocco del 30% della produzione, con un impatto particolarmente pesante per il settore della zootecnia da carne dove quasi 2 allevamenti su tre (63,6%) hanno avuto un impatto economico negativo dalla pandemia.

Complice anche il diffondersi di fake news sugli allevamenti – ricorda Prandini -, le macellazioni di bovini sono diminuite in un anno del 17,8%, quelle dei suini del 20,2% secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. Il calo della domanda ha causato il crollo dei prezzi di vendita, mandando in sofferenza soprattutto le razze storiche italiane, come Piemontese, Marchigiana e Romagnola, e gli interi territori ad esse legati.

Da qui la richiesta del presidente della Coldiretti al premier Conte che vengano individuati quanto prima strumenti di sostegno, aiuti diretti alle imprese e ristori concreti. Riteniamo indispensabile – spiega Prandini – un confronto attraverso un tavolo nazionale di filiera per poter costruire le risposte che servono ai nostri allevatori.

Coldiretti e Filiera Italia stanno già lavorando – sottolinea Prandini – su nuovi progetti di investimento per la zootecnica sostenibile che potranno contribuire al grande sforzo di ripresa del Paese attraverso le risorse europee di Next generation EU e il Recovery Plan. L’emergenza di oggi – conclude il presidente della Coldiretti – però mette a rischio troppi allevatori per attendere l’orizzonte temporale del Recovery.

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