Astorre (PD): “Se Renzi voleva migliorare la casa non doveva distruggerla, la sua è una rottura personale più che politica”

AgenPress. Bruno Astorre, senatore del Pd e segretario del PD nel Lazio, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulla crisi di governo innescata da Renzi. “Per migliorare la casa è sbagliato distruggerla, a maggior ragione se questa casa l’hai voluta tu e sapevi benissimo tutti i limiti –ha affermato Astorre-. Una cosa è criticare per migliorare, altra cosa è distruggere, forse per una questione di prospettiva politica.

Renzi poteva anche avere ragione su qualcosa nel merito, ma non si può distruggere in un momento in cui tutto il mondo guarda attonito all’Italia, che è l’unico Paese del mondo occidentale che sta in crisi di governo. Io credo che una cosa siano le critiche per migliorare, altra cosa è la distruzione e la rottamazione del governo. Il PD ha cercato di fare mediazione, a novembre abbiamo posto il tema del miglioramento del Recovery Plan come imprescindibile, se poi tu ti arrocchi sul Mes sapendo che non c’è una maggioranza in parlamento, è chiaro che diventa un punto di rottura preordinata.

Io ero uno di quelli dubbiosi sulla nascita del governo giallorosso perché ritenevo che dall’opposizione questa alleanza la si potesse costruire meglio, ma alla luce dei fatti ci siamo presi tutti quanti il carico delle responsabilità. Io ho l’impressione che la rottura di Renzi sia più personale che politica, penso che lui abbia voluto questo governo con l’idea di fare un suo partito per distruggere il PD, cosa che non gli è riuscita, e quindi credo si sia sentito più in gabbia in questa alleanza.

Adesso speriamo che Renzi stia nel merito dei problemi, io credo che dobbiamo ricostruire l’alleanza di governo, naturalmente non è facile perché lui ha additato Conte come un vulnus della democrazia. Più che una sostituzione di Italia Viva con gli Europeisti, penso ad un allargamento della maggioranza di governo. Il rischio elezioni potrebbe essere imminente se tutti non usano buonsenso e antepongono l’interesse del loro partito a quello del Paese”.

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