Mosca. Navanly condannato a 2 anni e 8 mesi. “Voglio che la Russia sia libera e felice”

AgenPress – La Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha invocato l’articolo 39 e ha invitato la Russia a rilasciare immediatamente il politico dell’opposizione detenuto Alexey Navalny. Navalny è stato arrestato in un aeroporto di Mosca al suo ritorno in Russia dalla Germania a metà gennaio. Il 2 febbraio, un tribunale russo ha stabilito di aver violato i termini della sua libertà vigilata nel caso Yves Rocher mentre era all’estero e ha revocato la sua libertà vigilata, condannandolo a 3,5 anni di carcere.

Gli avvocati di Navalny hanno presentato ricorso alla Corte Europea con una petizione per il suo rilascio il 20 gennaio. L’appello faceva parte di una denuncia  contro le azioni delle autorità russe, i cui dettagli rimangono sconosciuti.

Oggi un tribunale di Mosca ha confermato che l’oppositore Alexey Navalny dovrà rimanere in carcere perché accusato di non aver rispettato le norme della sospensione condizionale della pena concessagli per una vecchia e controversa condanna. La corte ha tuttavia ridotto di un mese e mezzo il periodo di carcerazione di due anni e otto mesi tenendo conto dei mesi trascorsi ai domiciliari. Lo riporta la testata online Meduza.

Oggi la Corte ha la pena “di un mese e mezzo, bene”, ha detto Navalny commentando la sentenza.  Secondo la decisione della corte, l’oppositore dovrà trascorrere in carcere poco più di due anni e mezzo.

La Russia deve essere “libera” e “felice”, ha detto durante il processo d’appello contro la sentenza con la quale gli è stata revocata la sospensione condizionale della pena concessagli sei anni fa per una vecchia e controversa condanna e gli è stato imposto di restare dietro le sbarre per due anni e otto mesi. “Voglio che la Russia sia libera, ma questo da solo non è sufficiente. Voglio che la Russia sia ricca e che queste ricchezze siano distribuite uniformemente. Voglio che l’assistenza sanitaria sia buona e che gli uomini vivano fino ad arrivare alla pensione. Voglio che l’istruzione sia adeguata e che le persone possano studiare normalmente. Voglio che le persone per lo stesso tipo di lavoro ricevano lo stesso stipendio che c’è in Europa. Voglio lottare per garantire che la Russia non sia infelice”, ha proseguito Navalny, ripreso dalla testata online Meduza. “Abbiamo tutto, ma siamo comunque un Paese infelice. Propongo di cambiare lo slogan: la Russia dovrebbe non solo essere libera, ma anche felice. La Russia sarà felice! E’ tutto”.

Il  tribunale lo ha riconosciuto colpevole di aver diffamato un anziano veterano della seconda guerra mondiale e  condannato a pagare una multa di 850.000 rubli, circa 9.500 euro al cambio attuale.

Il processo per diffamazione riguarda un 94enne che compare in un video promosso dal Cremlino sulla riforma costituzionale che, tra le altre cose, ha cancellato per Putin il limite di due mandati presidenziali consecutivi.

 

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