AgenPress – “Abbiamo sulle spalle non solo il destino del Pd ma una responsabilità più grande nei confronti di un paese in piena pandemia. Il gesto di Zingaretti impone a tutti di accantonare ogni conflittualità interna, ricomponendo una unità vera del partito attorno alla sua guida”. Così Dario Franceschini su twitter sulle dimissioni di Nicola Zingaretti.
“E’ comprensibile l’amarezza di Nicola Zingaretti per gli attacchi. Credo che la sua scelta implichi e richieda uno scatto e una risposta unitaria, e unitariamente bisogna chiedergli di ripensare la sua decisione. Il Pd ha bisogno di un punto di riferimento per affrontare le sfide e le battaglie che ci sono. Credo che dovremo fare tutti il possibile perchè ci ripensi”, dice detto il ministro del Lavoro e vicesegretario del Pd Andrea Orlando.
“Il primo pensiero va al nostro Paese in lotta contro la pandemia: ora ognuno di noi deve fare il suo dovere, dando il meglio senza pensare ad altro. Il Pd si nutre di dialogo leale e il segretario Zingaretti ha il compito e l’onore di continuare a guidarlo”, afferma in una nota la vicepresidente del Pd Debora Serracchiani.
Per la senatrice Roberta Pinotti, “ha guidato il Pd in questi due anni, dopo la sconfitta del 2018, riportandolo ad avere una centralità nel sistema politico italiano, riconosciuta dal consenso in molte prove elettorali, europee e amministrative. e ad essere forza responsabile e fondamentale del governo Conte prima e Draghi poi. La scelta compiuta oggi da Nicola Zingaretti mi addolora . È umanamente comprensibile, visto il clima interno al partito di queste settimane, in cui è stato fatto oggetto di pesanti attacchi. Resto però convinta della necessità che Nicola continui a guidare il Pd, perché il Partito e il Paese hanno bisogno della sua generosità e della sua intelligente passione. Spero che la prossima Assemblea lo confermi con nettezza segretario del PD, come hanno scelto con fortissima maggioranza gli iscritti del PD due anni fa”.