AgenPress – “Il carico fiscale sugli immobili in Italia è superiore a quello degli altri Paesi dell’Unione europea”. Lo sostiene Confedilizia nel corso della sua relazione sulla riforma del Fisco. Confedilizia evidenzia che il solo paese dove, secondo i dati Ocse, gli immobili sarebbero più tassati dell’Italia è la Francia ma ciò deriva, prima dall’introduzione dell’impôt de solidarité sur la fortune, (parata da redditi sopra 4 miliardi di euro) poi sostituita con l’impôt sur la fortune immobilière, dovuta dai patrimoni immobiliari di sopra i 1,3 milioni di euro, di ½valeur vénale réel».
“Una riforma del Catasto non è né necessaria né opportuna. Sembra solo il modo per fornire all’amministrazione finanziaria un rubinetto comodo dal quale prelevare, senza un vero intento di perequazione”, dice Tommaso Maglione di Confedilizia in audizione davanti alle commissione Finanze di Camera e Senato sottolineando che “un sistema perequativo già esiste c’è ed è quello che imporrebbe all’amministrazione finanziaria di adeguare le rendite degli immobili” – di solito nel centro delle grandi città – che risultino non adeguate. Inoltre, ha ricordato Maglione “il catasto non è la Borsa. Quando venne creato negli anni Quaranta, le rendite erano state calcolate come rendite medie che comprendevano al loro interno gli ingenti costi di manutenzione e gestione degli immobili” . Era quindi un sistema di semplificazione.