AgenPress – Intesa trovata, a quanto si apprende a Consiglio dei ministri in corso, sul tema della cancellazione delle cartelle contenuta nel decreto Sostegni. L’accordo prevedrebbe anche l’introduzione del dl della riforma della riscossione chiesta dalla Lega che “sta lavorando per aiutare quanti più italiani possibile: l’obiettivo è inserire una norma per consentire al Mef una riforma per l’efficientamento del sistema della riscossione, così da aumentare le cancellazioni e le rottamazioni che non coinvolgono i grandi evasori ma milioni di famiglie”, riferiscono fonti dello stesso partito.
Rate e nuove cartelle esattoriali sospese ancora fino al 30 aprile e una sanatoria ad hoc per le partite Iva in difficoltà: l’ultima bozza del decreto Sostegni conferma l’impianto del pacchetto fiscale salvo la cancellazione delle vecchie cartelle del magazzino, ancora oggetto di confronto politico. Intanto sono definite le altre misure: come annunciato i termini per i versamenti, che dovevano riprendere da marzo, restano bloccati ancora fino al 30 aprile, mentre si dà più tempo all’Agenzia della Riscossione per l’invio dei nuovi atti grazie alla proroga di 12 mesi del termine per le notifiche e di 24 mesi della prescrizione.
Ci sarà più tempo anche per saldare le rate della Rottamazione ter e del saldo e stralcio, con gli appuntamenti saltati nel corso del 2020 (5 rate) da saldare entro luglio 2021 e quelli previsti fino a luglio di quest’anno (altre 4 rate) da pagare entro il 30 novembre. Questo pacchetto costa1,3 miliardi nel 2021 e altri 817 milioni nel 2022. In più per le imprese arriva una rottamazione ad hoc dei debiti fiscali del 2017-2018, cui potranno accedere le partite Iva con perdite di almeno il 30%.
Risorse anche il turismo pari a circa 1,7 miliardi. In particolare 700 milioni per la montagna (impianti risalita, maestri sci, attività commerciali, baite, affitti sci), 900 milioni per gli stagionali (lavoratori stagionali, P. Iva, lav autonomo turismo, Terme), 100 milioni per le fiere. In più sarà destinata al settore una quota parte del maxi fondo da 200 milioni destinato alle imprese di ristorazione nei centri storici e specializzata in eventi privati. Inoltre è prevista anche una parte pro quota dei 10 miliardi a fondo perduto.