AgenPress – Milioni di persone da oggi spenderanno il giusto per acquistare i farmaci necessari alla cura del cane o gatto di famiglia o di strada, risparmiando così decine o centinaia di euro l’anno.
È stato infatti firmato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, il Decreto che riconosce la possibilità di prescrizione di un medicinale per uso umano che contiene lo stesso principio attivo del farmaco veterinario, sulla base della migliore convenienza economica dell’acquirente.
Si tratta di una conquista a favore di milioni di animali, circa 15 milioni considerando solo i cani e i gatti, e delle loro famiglie che grazie alla volontà del Ministro Speranza potranno finalmente risparmiare sui costi, talvolta spropositati, del farmaco veterinario, e di estensione del diritto alla cura per tutti i cani e i gatti, anche quelli che una famiglia non la hanno.
Se il cane o il gatto avranno la gastrite si potranno risparmiare 20 euro per ogni confezione, mentre per una patologia cronica come la cardiopatia si potranno risparmiare 334 euro all’anno (per un cane di 20 kg) e ben 524 euro se ha bisogno anche del diuretico. Per i il cane con epilessia idiopatica si potranno risparmiare in media 135 euro all’anno. E se il gatto di 5 kg soffre di ipertiroidismo, il risparmio annuo sarà di 138 euro.
Un secondo passo avanti, dopo quello del piccolo aumento della quota detraibile di spese veterinarie, ottenuto grazie alla campagna #curiamolitutti lanciata nel novembre del 2018, e alle nostre azioni che hanno portato all’approvazione, nel dicembre scorso, di un emendamento della on. Prestipino alla Legge di Bilancio, dopo le bocciature degli anni precedenti, e ora al varo del Decreto attuativo.
I positivi effetti di questo Decreto non solo non graveranno sulla finanza pubblica, ma
permetteranno un risparmio alla collettività prevenendo l’abbandono, facendo
risparmiare i Comuni sulle cure veterinarie e favorendo e adozioni.
Un’Amministrazione locale per i propri quattrozampe in canile su una spesa annua di
farmaci oggi di 15mila euro ne risparmieranno fino a 11.250!
“La questione del prezzo del farmaco veterinario è molto importante in termini di
salute animale, ma anche di salute pubblica, ed è largamente sentita da chiunque viva
con animale in quanto può causare una difficoltà di accesso alla terapia, in particolare
per le patologie croniche o costose, per farmaci salva vita e terapie di lunga durata –
conclude Ilaria Innocenti – fino anche a rendere molto difficile, se non in altri casi di
fatto impossibile, il diritto del paziente animale a essere curato e il dovere di chi lo
custodisce a prestargli le dovute terapie. Ora le cose potranno cambiare,
concretamente”.