AgenPress. Dissapori tra Polizia e Carabinieri. A sottolinearlo è Marco Scialdone Segretario Nazionale del Libero Sindacato Polizia “LI.SI.PO.”, che con una nota accende i riflettori sull’incresciosa situazione di disagio in cui è venuto a trovarsi il personale della Polizia di Stato preposto al servizio di scorta e sicurezza al Presidente del Consiglio dei Ministri con l’arrivo al Governo del Prof. Mario DRAGHI.
Imprescindibile, per una maggiore chiarezza in favore dei non addetti ai lavori, premettere quanto segue: nei decorsi anni, il delicato compito di assicurare adeguata protezione al Presidente del Consiglio dei Ministri, è divenuto sempre più un servizio d’élite che ha, nel contempo, necessitato di standard qualitativi vieppiù all’avanguardia; per tali motivi l’Amministrazione della Polizia di Stato ha adeguato strutture uomini e mezzi da dedicare al precipuo compito, istituendo l’Ispettorato di Pubblica Sicurezza “Palazzo Chigi” e costituendo un pool permanente di personale altamente qualificato per la scorta e la sicurezza del Presidente del Consiglio; ciò ha permesso di consolidare e ottimizzare il patrimonio di conoscenze tecnico-funzionali del servizio reso a tutela delle personalità, con dinamiche di intelligence che coinvolgono costantemente le D.I.G.O.S., le Questure e le Prefetture, con scambi di informazioni in tempo reale che, per conformazione fisiologico-strutturale sono proprie della Polizia di Stato (titolare della gestione dell’Ordine Pubblico).
Con il suo insediamento alla Presidenza del Consiglio, il Prof. Mario DRAGHI ha ottenuto che i due Carabinieri che gli assicuravano il servizio di autisti e tutela durante il suo incarico presso la Banca Centrale Europea, venissero inclusi nel dispositivo di sicurezza di livello superiore previsto per chi riveste la 4^ alta carica dello Stato. Con la loro inclusione, però, l’Arma dei Carabinieri ha inteso di dover subentrare al dispositivo di sicurezza istituzionalmente preposto, sconvolgendo i ruoli istituzionali ed estromettendo personale della Polizia di Stato dalle sue specifiche mansioni, occupando anche uffici del preposto Ispettorato di Pubblica Sicurezza “Palazzo Chigi”.
Disatteso anche l’accordo tra il Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza dell’Ispettorato di P.S. “Palazzo Chigi” ed il Generale dell’Arma dei Carabinieri neo responsabile del servizio di scorta, che prevedeva un margine d’azione al personale della Polizia di Stato nella gestione della sicurezza: nella predisposizione dei servizi il personale della Polizia di Stato viene lasciato a margine da parte dei Carabinieri, facendo scaturire un forte senso di umiliazione nei nostri colleghi.
In aggiunta, ma non ultima per importanza, si consideri anche la spesa gravante sull’Amministrazione dell’Arma dei Carabinieri per mettere in piedi una struttura paritetica al citato Ispettorato di Pubblica Sicurezza. Il LI.SI.PO. auspica si dirima presto la questione che vede quei Poliziotti altamente qualificati non operativi da circa tre mesi.