AgenPress. Monica Cirinnà, senatrice del PD, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
“Italia viva ha votato il testo Zan alla Camera dopo averlo mediato con noi per oltre un anno in un tavolo tecnico in cui c’era per loro Lucia Annibali –ha affermato Cirinnà-. Quello che si poteva mediare è stato mediato, è stato deciso tutti insieme. Adesso perché si tirano indietro dal rivotare uguale uguale il testo che avevano già votato alla Camera e che andavano bene anche alla ministra Bonetti?
Abbiamo composto con la ministra Bonetti un testo che andava bene a tutti, anche all’ala ultracattolica del PD. Quindi cara Italia viva perché parlate di numeri? I numeri se voi votate ce l’abbiamo. Mi sembra stiano facendo come i 5 Stelle che concordarono con me la legge sulle unioni civili e poi in Parlamento non la votarono. Se Italia viva vota i numeri in Senato ci sono.
La prova sta nei numeri del Conte 2 che non è mai stato sfiduciato finchè Renzi votava a favore. Lui gioca su questo, gioca sui numeri. Faccio un appello alla coscienza dei 17 parlamentari di Iv che sono stati eletti con i voti del PD, li conosco e sono convinto che non si faranno guidare in un’operazione di pura tattica politica, Renzi sta facendo l’occhiolino alla Lega e a FDI per trattare sull’elezione del Presidente della Repubblica e sulle future elezioni. Del resto un partitino che ha il 2% ha solo due opzioni: o guardare all’area a lui limitrofa, quella centrodestra oppure buttarsi dal Ponte d’Ariccia.
Questo di Renzi è un suicidio politico, la sua posizione sta facendo scivolare l’Italia verso l’Ungheria di Orban. Io fino a ieri pensavo Salvini come Orban, adesso invece sembra Renzi come Orban. Ho letto con attenzione l’intervista della Boschi, nelle proposte di Iv viene completamente esclusa l’aggravante per misoginia, questa è una cosa che mi stupisce e mi addolora.
Chiedo alla Boschi perché nella loro proposta è stata cancellata la misoginia. Draghi? Secondo me fa bene a non esprimersi perché questa legge è nata con il Conte 2, è una legge parlamentare già approvata in prima lettura. Il governo non cadrà mai su questo perché Draghi è persona avveduta e sa che questa è una legge parlamentare.
Il PD andrà fino in fondo sostenendo la legge, ma io sono l’unica persona in questo momento ad avere relazioni costanti e continue con i responsabili nazionali delle associazioni Lgbt e le associazioni ci dicono: meglio morire in aula che avere una cattiva legge, non fate mediazioni che svendano i nostri diritti”.