Genitore no vax, giudice dà ragione al figlio che vuole vaccinarsi

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AgenPress. È finita in tribunale la vicenda un ragazzo di 16 anni che voleva sottoporsi al vaccino anti Covid nonostante il parere contrario di uno dei genitori.

Il giudice tutelare di Arezzo ha dato ragione al giovane, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Gianni Baldini e disponendo in via d’urgenza la vaccinazione con il consenso del genitore favorevole.

L’avv. Gianni Baldini è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, per raccontare la vicenda.

“Solo in Toscana abbiamo avuto una ventina di richieste di ragazzi che volevano procedere alla vaccinazione nonostante il parere negativo di uno o di tutti e due genitori –ha spiegato Baldini-. Io mi sono trovato di fronte ad un mondo dei ragazzi che è molto più consapevole rispetto a quello dei loro genitori. I ragazzi hanno ben presente il concetto di fake perché ci sono nati con queste tecnologie e hanno gli anticorpi.

Nel caso di questo ragazzo non c’è stato verso di mediare tra la madre no vax e il padre che voleva che il figlio si vaccinasse e allora il padre ci ha chiesto di procedere con il ricorso al giudice tutelare che ha assunto una decisione destinata a fare molto rumore e speriamo anche giurisprudenza. Il giudice si trova ad autorizzare un consenso mancante rispetto ai genitori, deve aprire un contraddittorio sentendo tutte le parti in causa: entrambi i genitori e il minore che avendo 16 anni ha la possibilità di dire la sua. A quel punto decide.

In questo caso però ha fatto un’altra cosa: stante la situazione pandemica, preso atto dell’avvenuta sperimentazione sui vaccini, tenuto conto che abbiamo di fronte un minore di 16 anni, il giudice ha deciso di procedere raccomandando i sanitari ad acquisire direttamente il consenso del minore.

Quindi non è stata fissata nessuna udienza e il giudice ha attribuito al consenso del minore la decisione sulla vicenda. Oltre al padre, ha firmato l’atto di vaccinazione anche il minore stesso. Questo è il tema, il minore di 16 anni può partecipare in maniera attiva alla decisione sul proprio corpo.

“Ho già ricevuto alcuni messaggi di odio dai no vax, questi sono gli odiatori, la categoria che nasce con i social ed è devastante perché c’è un buco di over 60 che non si vaccinano perché sono vittime di questa categoria – ha affermato Baldini-. E’ in atto un gigantesco fraintendimento, si è proprio saltato un passaggio logico, siamo fuori dalla logica quando queste persone arrivano a paragonare la vaccinazione al nazismo. Con tutti i genitori no vax che abbiamo incontrato nei casi che abbiamo trattato non c’era possibilità di dialogo, c’era un approccio ideologico frutto della paccoltiglia delle fake news che girano in rete e che crea questa situazione senza precedenti”.

 

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