“Criminalità in Prefetture e ministero Ambiente”. Bufera su Nicola Morra. Lamorgese, parole gravissime

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AgenPress – “Il caso Tunisia mostra come la criminalità organizzata non vada ricercata solo nelle periferie e nei posti degradati ma anche nelle Prefetture e al Ministero dell’Ambiente dove ci sono colletti bianchi che non fanno l’interesse delle comunità.

Siamo abituati a pensare alle mafie come una parte avversa al sistema ed invece sono parte integrante perché consentono di nascondere la polvere sotto il tappetto e di far arricchire ancora di più quelli che accumulano profitti illeciti.

È chiaro che i reati ambientali in questa logica, sono i primi ad essere omissati e addirittura bollati di improcedibilità nel silenzio generale perché i danni che ne derivano non sono immediatamente visibili. Le conseguenze sono più lente ma decisamente più massive”.

Lo ha detto il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Nicola Morra, al quale ha replicato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

“Sono affermazioni gravissime e inaccettabili in quanto rivolte alle istituzioni impegnate sui territori per garantire legalità e sicurezza al servizio di cittadini. Il presidente Morra chiarisca immediatamente sulla base di quali elementi o valutazioni ha reso le sue dichiarazioni”.

“Non può essere in alcun modo messa in discussione l’attività che viene svolta dalle prefetture per contrastare le organizzazioni criminali e i loro interessi illeciti, in un momento peraltro estremamente delicato per il Paese in cui l’attenzione è sempre più alta contro gli appetiti criminali per evitare che possano essere aggredite le ingenti risorse del Pnrr”.

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