AgenPress – Il Pd non si capacita dell’esito del voto sulla tagliola che ha di fatto affossato il ddl Zan. “Noi ci aspettavamo 140 voti di chi era a favore del ddl e quindi contro la tagliola, ne mancano all’appello almeno 16”, spiegano fonti dem al Senato. Ora il Pd cercherà di capire se i franchi tiratori sono dentro il Pd o nell’area più allargata che ufficialmente era a favore del ddl Zan.
“Hanno voluto fermare il futuro. Hanno voluto riportare l’Italia indietro. Sì, oggi hanno vinto loro e i loro inguacchi, al Senato. Ma il Paese è da un’altra parte. E presto si vedrà. #DdlZan”, scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.
In lacrime la senatrice Pd Valeria Fedeli. “Sono molto triste, purtroppo non è passato”, mentre per il senatore del Pd Franco Mirabelli “il risultato del voto sulla legge contro l’omotransfobia ci dice che il Senato non è in sintonia con un Paese che sui diritti è molto più avanti e che le forze di centrodestra in realtà non volevano davvero questa legge, nonostante le molte dichiarazioni contrarie, come dimostra l’applauso finale dopo l’affossamento”.
“Se avessero voluto davvero la trattativa alla quale aveva aperto il segretario Letta – ha proseguito Mirabelli – avrebbero dovuto togliere dal tavolo la pistola fumante del non passaggio agli articoli. Di fatto con il voto segreto hanno fermato la legge, almeno per questa legislatura. Le spese di tutto questo le fanno le ragazze, i ragazzi, le persone che hanno bisogno di tutele dalle discriminazioni che subiscono troppo di frequente”.