AgenPress. – “La crisi a cui stiamo assistendo al confine tra Polonia e Bielorussia è l’ennesimo tentativo di un paese extra-Ue di destabilizzare l’Europa con una minaccia ibrida. Un ricatto dinanzi a cui l’Europa arranca, non decide e anzi giudica, messo in campo da chi favorisce il traffico illegale di migrati e il relativo business criminale.
La minaccia da parte di Bruxelles di procedure di infrazione contro gli Stati membri che difendono i propri confini, come la Polonia, serve solo a incentivare il traffico di esseri umani.
La difesa dei confini dell’Europa, siano quelli con la Bielorussia, quelli tra Grecia e Turchia, o il mar Mediterraneo, è la priorità da realizzarsi con ogni mezzo, anche alzando muri e finanziando infrastrutture di difesa.
Le immagini che arrivano dal confine mostrano migliaia di migranti ammassati, arrivati dopo aver pagato dietro la falsa promessa di poter entrare in Europa. Siamo stanchi di questo atteggiamento: auspichiamo un’azione decisa di Bruxelles, con misure concrete per prevenire l’attraversamento illegale delle frontiere. Serve rafforzare la cooperazione con gli Stati terzi, soprattutto in termini di riammissione e prevenzione delle partenze, vincolando a essi la percezione degli aiuti economici allo sviluppo e la conclusione di accordi sui visti.
Purtroppo in Ue si sceglie spesso di raccontare solo un punto di vista, quello delle sinistre, sempre pronte a puntare il dito contro governi legittimamente eletti a loro sgraditi. Quello di oggi è solo un esempio. Siamo al fianco della Polonia, di chi decide di non sottostare a ricatti, sempre dalla parte dei cittadini europei. Se è davvero unita, l’Europa faccia qualcosa invece di stare a guardare”.
Così Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, coordinatrice Id in commissione Libe, nel suo intervento in aula.